Questo il presupposto della conferenza stampa, organizzata questa mattina da Legambiente Sardegna, che ha visto la partecipazione del Presidente Nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza, del Presidente della Legambiente Sardegna Vincenzo Tiana, del legale dell’associazione Giuseppe Andreozzi e dell’archeologo Alfonso Stiglitz, per illustrare le nuove iniziative e le proposte dell’associazione ambientalista per la salvaguardia di Tuvixeddu.
“Il Consiglio di Stato – ha sottolineato Vincenzo Tiana - nel disporre l’annullamento della concessione per quell’area, ha ribadito la necessità di ottenere le autorizzazioni edilizie per ogni singolo intervento con adeguata motivazione paesaggistica, confermando quanto Legambiente e molte istituzioni regionali sostengono da tempo, ossia che le autorizzazioni edilizie richieste allo stato attuale, debbano tenere conto sia del vincolo paesaggistico del 1997, sia del Codice del Paesaggio (D. lgs. N.42 del 2004) e del Piano Paesaggistico della Regione Sardegna del 2006, che aveva appunto ricompreso Tuvixeddu e Tuvumannu”.
In sostanza, l’autorizzazione paesaggistica del 1999, riferita al Piano Generale, costituisce solo una cornice di riferimento ma non fa discendere automaticamente le autorizzazioni edilizie.
“Chiediamo un incontro con il ministro per i Beni e le Attività culturali Bondi, possibilmente in accordo con i parlamentari dell’Osservatorio nazionale su Tuvixeddu – ha dichiarato Vittorio Cogliati Dezza – per poter fare il punto rispetto alle leggi regionali e nazionali sul paesaggio."
"Considerando che il Ministero dei Beni culturali ha inserito la Rotta dei Fenici tra i grandi attrattori nazionali poi, vogliamo farci promotori della realizzazione di un grande Parco Tuvixeddu-Tuvumannu, che possa fruire delle risorse economiche previste in questo settore sia a livello regionale, che nazionale e europeo."
"Questo potrebbe diventare il fiore all’occhiello della città, ma anche una occasione straordinaria dal punto di vista identitario, culturale e turistico per l’intera regione. E’ ora che anche il comparto edile della Sardegna superi la fase delle nuove costruzioni e del consumo di suolo: il futuro del settore è nella riqualificazione del patrimonio esistente, nell'efficienza energetica, nella valorizzazione delle bellezze naturali e culturali del territorio".
1)Chiediamo un incontro urgente con il Ministro Bondi, possibilmente in accordo con i parlamentari dell’osservatorio nazionale su Tuvixeddu, per illustrare il punto di vista in linea con le leggi nazionali e regionali sul paesaggio;
2)Un incontro urgente – di cui Legambiente Sardegna ha già inviato il rinnovo della richiesta - con il Presidente Cappellacci e gli Assessori competenti per un confronto approfondito sulla questione Tuvixeddu e sulla necessità, per la sua tutela, di una estesa revisione del progetto che sta alla base dell’accordo di programma del 2000, dal momento che la recente delibera approvata dalla giunta regionale non tiene conto degli aggiornamenti normativi intervenuti dal 2000 ad oggi;
3)Una conferenza dal titolo “Il futuro del Parco archeologico ambientale di Tuvixeddu Tuvumannu”, da tenersi presso il Palazzo Regio, sabato 27 febbraio, alle ore 10.30, con la partecipazione di parlamentari nazionali.
4)Una richiesta di audizione alla Commissione Urbanistica del Consiglio Regionale alla quale si proporrà di avviare una indagine conoscitiva sull’applicazione della normativa di tutela del paesaggio secondo il codice legislativo, recepito dal PPR, sulla questione Tuvixeddu, con l’obiettivo di approfondire la questione, in modo da prendere atto della straordinaria importanza del compendio Tuvixeddu-Tuvumannu alla luce di questa innovativa visione del paesaggio, per un recupero dell’unità ambientale nel suo contesto.
5)La realizzazione di un grande Parco Tuvixeddu-Tuvumannu, che comprenda il più ampio contesto, utilizzando anche risorse economiche esistenti in questo settore a livello regionale, nazionale ed europeo.
Cagliari, 13 febbraio 2010
Il Partito del Cemento
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