L’obiettivo del viaggio è di supportare e incoraggiare i decisori politici nell’elaborare il trattato che dovrà succedere al Protocollo di Kyoto, il primo impegno internazionale per la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra.
Il viaggio è anche l’occasione per sottolineare che il
futuro accordo sul clima e le relative politiche di attuazione devono affrontare anche le emissioni in aumento del settore trasporti.
Il viaggio del “Climate Expert Team”, organizzato dalle ferrovie russe(RZD), è iniziato tre settimane fa a Kyoto, luogo di nascita dell’attuale Protocollo sul clima, ha percorso la transiberiana toccando le località maggiormente sensibili ai cambiamenti climatici e arriverà a Copenaghen portando uno speciale messaggio sull’importanza della mobilità sostenibile.
Il Climate Express per Copenhagen sarà il “contenitore” di un gran numero di attività a bordo, compresi dibattiti, workshop, proiezione di film, spunti per discutere dei negoziati sul clima che si terranno nei giorni successivi.
Il viaggio sarà a emissioni zero: l’energia per la locomotiva deriva interamente da fonti rinnovabili. Se i passeggeri avessero raggiunto Copenaghen in aereo, avrebbero prodotto 115kg di CO2 a testa.
Connie Hedegaard, ministro danese e commissario all’Azione sul Clima al Summit, Soren Eriksen, CEO delle ferrovie danesi (DSB) e Kim Carstensen, leader della Global Climate Initiative del WWF internazionale daranno il benvenuto al treno al suo arrivo a Copenhagen.
A bordo Stefano Leoni, presidente del WWF Italia, per ribadire quanto sia importante che l’Italia contribuisca all’approvazione di un accordo sul clima equo, in linea con le indicazioni della comunità scientifica e legalmente vincolante. In questi giorni prosegue la Campagna internazionale WWF “Un voto per la Terra” che invita i cittadini di tutto il mondo a partecipare votando sul web dal sito
Il Climate Express rappresenta il tratto finale del progetto “Treno per Copenhagen”, organizzato dall’Unione Internazionale delle Ferrovie (UIC) con il supporto della Campagna ONU “Seal the Deal” e del WWF.
6 Dicembre 2009 - Scrivi un commento