Guarigione come Crescita

Il seno, la donna e i nostri tempi

In Italia l'immagine di un seno femminile di una donna in fase di allattamento è da censura nonostante i programmi televisivi, pubblicità e quant'altro sono un continuo richiamo alla più mera sessualità.

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di Giancarlo Tarozzi

venere tiziano
Venere di Urbino di Tiziano, 1538
Ho deciso di ospitare un post tratto dal blog www.sessualmente.blogspot.com perché dimostra ancora una volta alcune cose:

1) Come in un'Italia che sta diventando sempre più... Vaticania quello che spaventa non sono le violenze, le corruzioni, la pedofilia, lo scempio della natura ma... l'immagine di un seno femminile purché sia avulso da qualsiasi connotazione di marketing pubblicitario, ovviamente.

2) Come anche i social forum siano sottoposti a censura e creino un muro di gomma per non rispondere a chi chiede spiegazioni (ovviamente imbarazzanti per loro) sui motivi per cui un account di una collega giornalista viene chiuso senza preavviso né motivi apparenti

Ma voglio lasciare la parola a Maria Rosa Greco e a quanto scrive nel suo blog, sperando che quanto riportato serva a sollevare discussioni e risvegliare ancora una volta le coscienze sulle sottili manipolazioni quotidiane...

"A proposito del seno femminile...

L'immagine che accompagna il post precedente è una fotografia che ho scattato personalmente ad una donna nella fase di allattamento.

E' la stessa immagine che ho scelto come logo di questo mio blog.

Voglio condividere con voi il motivo di questa scelta.

Il seno femminile, generalmente, è proteso verso l'esterno del corpo della donna. Come archetipo, rappresenta l'atto del dare: latte che nutre, amore materno, piacere all'essere umano fin dalla sua nascita per il solo fatto di succhiare, maschio o femmina che sia.

venere willendorf
Venere di Willendorf, paleolitico circa 23.000 ac. Aurignaciano
E' stato sempre il simbolo, insieme al ventre, della femminilità, della Dea, della fertilità, di Madre Terra che dà amore, protezione, cure in maniera incondizionata.

Penso che sia capitato anche a voi di vedere, in reperti archeologici dell'antichità, sculture che riproducono donne formose, con largo ventre e grandi seni (ne sono un esempio le immagini pubblicate: a destra una scultura della dea del periodo neolitico, a sinistra una dea indiana).

Nello spirito di questo mio blog (nato per condividere informazioni, riflessioni personali e professionali, osservazioni sulla realtà nel tentativo di rimanere svegli, provocazioni ...) , ho scelto l'immagine di un seno reale nella fase di allattamento, proprio per sottolineare il mio intento inirelazione a quella parte di mondo che chiamiamo "il sociale".

La scelta è stata anche volutamente provocatoria, perchè no! ... i contesti in cui questa immagine avrebbe fatto gridare allo scandalo sono proprio quelli più repressi nei quali mi piacerebbe instillare una gocciolina di consapevolezza e di purezza d'animo!

Ebbene, sapete perché hanno disattivato, mi auguro momentaneamente (... dopo questo post chissà!), il mio account su Facebook?

Perché, condividendo il mio blog con diverse persone - amici e persone a cui ho chiesto amicizia per condividere - ho riportato il suo logo, ossia l'immagine di questo seno femminile.

Un bel giorno (ormai più di 10 giorni fa), senza nessun preavviso da parte dei gestori di Fb, non sono più riuscita ad entrare nel mio account perché disattivato.

dea indiana
Una dea indiana
Alla mia richiesta di spiegazioni mi è arrivata la risposta automatica di leggere attentamente il regolamento e, nel contempo, la comunicazione che la foto del seno nudo era stata eliminata.

Sono andata a rivedere il regolamento e ho trovato l'indicazione di non pubblicare nudi.

Sono d'accordo sullo spirito di tutela di spazi "protetti" in cui si possa interagire tranquillamente tra persone conosciute e sconosciute. Non sono d'accordo sull'atteggiamento censurante da puritanesimo antico (periodo in cui accadevano le schifezze peggiori, ma nascoste, in fatto di sessualità!). Ossia, posso accettare, anche se a malincuore, l'eliminazione della foto incriminata, non accetto l'eliminazione della mia presenza in Fb.

Mi sono chiesta come mai hanno esteso la rimozione della fotografia del seno femminile a tutto l'account.

venere milo
Venere di Milo, 160-120 a.C.
Forse perché avevo appena creato un gruppo che avevo chiamato proprio SessualMente, per condividere opinioni e riflessioni sui temi che porto avanti sia come terapeuta che come giornalista nel settore del ben-essere e che possono essere considerati "scandalosi"?

Ho invitato il team di Fb a visionare il mio blog, verificare i miei obiettivi ed eliminare, così, l'idea che avessi creato il tutto per scopi pornografici o di altre devianze sessuali (che da tempo combatto anch'io, parlando con le persone in conferenze, attraverso articoli in diverse riviste, etc. etc.).

Ancora oggi non ho ricevuto risposta da questo fantomatico team che gestisce Facebook (magari c'è anche un prete lì in mezzo!).

La conseguenza di questa sospensione ingiustificata è stata un danno d'immagine notevole, l'impossibilità di comunicare attraverso questo canale e l'intasamento della mia posta elettronica dall'arrivo di numerosissime e-mail di persone conosciute e sconosciute che mi chiedono "che fine ho fatto”. Fino ad ora ho semplicemente risposto con la frase "c'è un guasto tecnico momentaneo". Adesso non voglio più coprire la realtà nella quale sono incappata!

Non c'è stato alcun guasto tecnico, sono stata semplicemente censurata.

Questa è l'Italia:

- che accetta silenziosamente di farsi suggestionare da tutte le parti con immagini "arrapanti" che sfiorano la pornografia per condizionare stili di vita, acquisti, orientamenti sociali, etc.;

dea siriana
Dea Madre da Tell Halaf (Siria), V-IV millennio a.C.
- che accetta silenziosamente, o quasi, che gli uomini politici che la rappresentano facciano notizia non per le realizzazioni in fatto di conduzione di uno Stato fatto di cittadini (non solo di denaro pubblico nel quale nuotare come zio Paperone), ma per comportamenti personali non degni di chi riveste cariche pubbliche e che comunque continuano a sedere ai loro posti di potere a testa alta;

- che accetta, in nome della "fede", preti e religiosi che spesso impunemente sfogano i loro "istinti" sessuali verso creature condizionate e indifese (ne ho conosciute diverse di persona!), le stesse persone che gridano allo scandalo per quegli atti che loro stessi vivono in prima persona;

- che accetta che principi "devianti" della Chiesa condizionino pesantemente la vita sociale e politica di uno stato che si dice "laico", che spesso accetta di tacere piuttosto che esporsi e uscire dal pantano dell'immobilità dormiente (... per me, invece, tentare di rimanere sveglia e svegliare altri alla Gurdjieff è uno dei sensi del "dare" agli altri incondizionatamente...rischiando l'impopolarità, non certo l'elemosina o la colonizzazione di idee verso popoli di altre culture e tradizioni molto più sane delle nostre...).

Mi auguro di aver fatto riflettere qualcuno oggi!

Anche questo è un modo per esprimere passione nella vita, una passione che rende vivi.

19 Ottobre 2009 - Scrivi un commento
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