Eppure, per chi invece riesce a superare lo scoglio iniziale e il tabù mediatico-sanitario si aprono orizzonti di sconfinata profondità che attingono direttamente a quella ricerca scientifica di cui i sostenitori dei vaccini millantano la conoscenza ignorando però in realtà le mete che nel frattempo essa ha raggiunto. C'è infatti un gap sempre più ampio tra i risultati della ricerca nei laboratori e il sapere esercitato dai medici nei lori studi e negli ambulatori. Io credo ci sia un ritardo che si aggira intorno ai dieci-quindici anni. La scoperta del sistema difensivo e antinvecchiamento umano basato sull'ossido nitrico, che ha consentito al suo scopritore, il prof. Louis J. Ignarro, di conseguire il premio Nobel per la medicina nel 1998, ancora per la maggior parte ignorato dai medici, può esserne un esempio eclatante.
Anche nel mondo dei vaccini le informazioni di cui disponiamo oggi sulla loro nocività ed inefficacia sono veramente tante e schiaccianti. E assolutamente scientificamente fondate.
Il dott. Roberto Gava, medico specializzato in cardiologia, farmacologia clinica e tossicologia medica che ha lavorato più di dieci anni in ambiente universitario, ha portato a termine e dato alle stampe un volume, Le vaccinazioni pediatriche. Revisione delle conoscenze scientifiche, di più di 800 pagine in cui raccoglie e illustra anni di ricerche e di bibliografie e abstract di studi sugli effetti collaterali dei vaccini, le malattie che possono slatentizzare, il giro d'affari che condiziona la ricerca che risponde alla logica economico-commerciale, la mancata farmacovigilanza, i danni da adiuvanti (mercurio, alluminio), i meccanismi del sistema immunitario nonché i sistemi naturali per proteggere l'organismo evitando l'immunizzazione artificiale.
E questo non si ottiene cercando di otturare una falla in un qualche maldestro modo mentre allo stesso tempo se ne aprono altre proprio in conseguenza della violenza che si è usata. Si tratta di rafforzare l'organismo con uno stile di vita adatto, evitando farmaci intossicanti e ricorrendo a un'alimentazione corretta.
Le condizioni ambientali del pianeta stanno peggiorando a vista d'occhio e le patologie cui può incorrere l'uomo oggi sono sempre più numerose e tendenti a cronicizzare per l'elevato impatto tossico che mangiare, bere e respirare comporta.
L'assenza quasi totale di attività fisica fa il resto. Se poi aggiungiamo la somministrazione di farmaci e vaccini, oggi anche geneticamente manipolati, è chiaro che non si può pensare che l'ottica della pillola (o iniezione che sia) magica possa mutare realmente il panorama medico generale e salvaguardare la salute degli individui. Anzi, l'utilizzo di vaccini a virus vivi attenuati manipolati geneticamente espone in modo concreto al rischio di creazione di nuovi virus mutati caratterizzati da nuove proprietà e capacità patogene che potrebbero essere in grado di resistere ai normali trattamenti profilattici e terapeutici oggi previsti.
Come conclude il dott. Gava, dunque, si può affermare che: «il progresso scientifico ha contribuito a nutrire in noi una tale presunzione scientifica o pseudoscientifica per cui crediamo di conoscere già tutto della fisiopatologia del nostro organismo, mentre siamo ancora molto ignoranti.
Quindi di fronte alla questione vaccinazioni sì o vaccinazioni no in ultima analisi il dott. Gava consiglia di:
- non farsi prendere dalla paura;
- non avere fretta di decidere;
- non accontentarsi della parole dette da chiunque;
- verificare le informazioni di persona;
- informarsi, leggere, cercare.
Cercate la verità, la vostra, quel qualcosa che sentite come più probabile secondo il vostro modo di pensare e in sintonia con il vostro retroterra culturale ed emotivo. Non siete uno standard. Siete unici.
Le Vaccinazioni Pediatriche
Le nostre attuali condizioni di vita (alimentari, ambientali, sociali, economiche e culturali) hanno... Continua... |
vado un po' fuori tema, ma vorrei porvi alcune domande. Mi piacerebbe sapere se ci sono correlazioni tra il consumo di grano CRESO e la celiachia. Mi sono documentata su internet e ho scoperto che questa varietà di grano duro, è la combinazione tra una varietà messicana (Cymmit) e la varietà Capelli, precedentemente bombardamento con raggi X.
Quindi, l’aumento di questa malattia, una volta considerata rara, può essere riconducibile al consumo di questo tipo di grano? E se sì, perché si continua a coltivare?
Grazie anticipatamente per le Vostre risposte.
Buona giornata!