“La nostra strategia sul Climate Change” dichiara Paolo Fiorentino Deputy Ceo UniCredit, “è incentrata sulla predisposizione di Policies specifiche ed integrate con il nostro business e sullo sviluppo del nostro Environmental Sustainability Program su 3 direttrici specifiche: la riduzione delle emissioni interne, proprie delle attività bancarie, la riduzione delle emissioni finanziate, legate alle attività di finanziamento, e l’implementazione di specifiche iniziative e progetti di formazione, che contribuiscano a sviluppare una forte identità ambientale di tutti i dipendenti del Gruppo. Quanto detto facendoci anche promotori di iniziative e protocolli internazionali di settore focalizzati sugli stessi obiettivi”.
La “roadmap ambientale” di UniCredit prevede quindi l’abbattimento del 30% entro il 2020 delle emissioni di anidride carbonica prodotte dagli uffici e dalle agenzie dell’Istituto. Queste emissioni interne verranno monitorate e, in caso di non raggiungimento dei target, il gruppo realizzerà progetti di compensazione fino ad arrivare all’obiettivo annunciato. La compensazione avverrà utilizzando crediti con elevato valore ambientale, i “Gold Standard”. Il primo passo in tal senso sarà la determinazione della reale “impronta di carbonio” del Gruppo che attraverso una “Carbon Audit” valuterà le emissioni dirette dovute all’operatività della banca (emissioni interne).
Il secondo pilastro è l’attenzione alle emissioni finanziate, nella consapevolezza del ruolo chiave che può svolgere una banca attraverso la leva finanziaria degli impieghi nella transizione verso una low carbon economy. Il Gruppo svilupperà per questo nel 2009, con il WWF, un modello innovativo nell’industry, in grado di misurare l’impatto reale che il portafoglio di investimenti del gruppo ha sull’ambiente in termini di emissioni di gas serra ed orientare quindi le scelte affinché la banca contribuisca allo sviluppo della Green Economy.
In questo ambito è stato realizzato in partnership con il WWF House Efficiency un primo innovativo prodotto sull’efficienza energetica rivolto ai dipendenti del Gruppo in Italia, che sarà lanciato nei prossimi giorni, e che sarà poi esteso agli altri paesi nei quali il Gruppo opera. Si tratta di un finanziamento agevolato supportato da una serie di servizi di consulenza energetica. Il prodotto genererà vantaggi concreti quali il risparmio energetico, il risparmio in bolletta e la riduzione delle emissioni di CO2 che sarà monitorata e certificata per una successiva rendicontazione.
“Con questa partnership ci proponiamo di affiancare UniCredit in un percorso virtuoso di progressiva integrazione della dimensione ambientale all’interno delle strategie del Gruppo. Per il WWF il 2009 è l’ANNO DEL CLIMA e siamo lieti di poter mettere a disposizione le nostre conoscenze e la nostra esperienza per contribuire alla realizzazione di questo ambizioso programma. L’impegno di riduzione delle proprie emissioni da parte di un’istituzione finanziaria leader in Europa è auspicabile. L’orientamento del portafoglio d’investimento e delle linee di credito in termini di agevolazione e sostegno finanziario ai settori più virtuosi, può avere un ruolo strategico nella lotta ai cambiamenti climatici”, afferma Michele Candotti Direttore Generale del WWF.
“Il 2009 è un anno cruciale in cui i leader mondiali sono chiamati a intraprendere azioni concrete per fermare il riscaldamento globale, attraverso l’auspicata definizione di un global deal in difesa del clima, che dovrebbe essere siglato in occasione della COP di Copenhagen”, aggiunge Kim Carstensen, Leader del WWF Global Climate Deal Initiative.
“Anche in un contesto come quello attuale”, prosegue Paolo Fiorentino, “non possiamo non sentirci chiamati a sviluppare il nostro business in modo responsabile, sapendo che la sostenibilità è la leva per il futuro nostro e dei nostri figli e che la salvaguardia dell’ambiente è per noi un impegno ma anche un’importante opportunità di business”.
6 Maggio 2009 - Scrivi un commento