Spesso si sente parlare di chilometro zero, rispetto della biodiversità, educazione all’alimentazione, cultura del territorio, sicurezza alimentare, mangiare locale, produzione su piccola scala... ma raramente si sente anche una sola parola o un barlume nei confronti degli animali sacrificati per mantenere intatto un sistema alimentare basato sulla morte e non sulla vita. Perché?
di Suman Casini - 16/12/09