Le industrie petrolifere americane, seppure a conoscenza degli effetti climalteranti delle emissioni di CO2, invece di investire fondi per trovare dei modi per ridurne la portata, hanno preferito (ridurre comunque i loro profitti per) finanziare gruppi di pressione negazionisti, la cui unica attività è stata per anni quella di diffondere dubbi nell’opinione pubblica e notizie riguardanti presunti disaccordi all’interno della comunità scientifica.
di Andrea Bertaglio - 13/5/09