Dopo l’exploit de Il signore degli anelli arriva nelle sale cinematografiche la nuova trilogia fantasy della New Line. Inizia sotto una pioggia di polemiche l’epopea filmica tratta dai best seller di Philip Pullman intitolata Queste oscure materie da cui è tratta La Bussola d’oro.
Il Kolossal interpretato dalla bionda Nicole Kidman in America ha già registrato feroci critiche da parte del mondo cattolico. Secondo la comunità cristiana, La bussola d’oro favorisce nella società moderna un atteggiamento di allontanamento dalla figura di Dio.
Lo scrittore inglese autore della trilogia, l’introverso Philip Pullman, in una recente intervista ha dichiarato il suo assoluto disaccordo nei confronti dell’insegnamento della religione cristiana nelle scuole dell’obbligo.
La tesi dello scrittore secondo cui la presenza e l’immagine di Dio nell’orizzonte umano riduce e limita di molto le competenze e le facoltà del mondo moderno, nonché lo sviluppo del pensiero scientifico e dell’indipendenza, non è stata accettata dal Vaticano che accusa il film di essere una saga fantasy gnostica e disumanizzante che “lascia freddi perché porta in se il freddo e la disperazione della ribellione, della solitudine e dell’individualismo”.
Non sorprende perciò che Pullum, in un intervento di qualche hanno fa dichiarava la sua assoluta adesione all’immagine di Satana e non a quella di Dio.
Il film diretto dall’esordiente Chris Weitz (già produttore della serie American Pie) racconta di un universo parallelo dove ogni essere umano ha un daimon, un animale parlante strettamente legato all’esistenza fisica e mentale della persona a cui appartiene e dove il tutto è gestito e controllato dall’onnipresente Magisterium.
In questa dimensione di rigore e ristrettezza vive Lyra, una bambina orfana che ha il dono di saper leggere la verità da una misteriosa bussola d’oro. Perseguitata da un agente segreto del Magisterium, la feroce signora Coultrer ( Nicole Kidmana), Lyra dovrà affrontare un lungo viaggio verso le terre boreali nel tentativo di salvare i suoi coetanei da un destino infausto.
Nella favola di Pullman il rapporto fra il Magisterium, organizzazione conservatrice e tiranna, e i liberi pensatori quasi “illuministi” è una chiara metafora del rapporto conflittuale fra scienza e chiesa e l’affiancamento del daimon ai personaggi principali, ovvero di un animale che rappresenta l’anima, smonta da subito l’idea della vita umana descritta dalla Bibbia.
“La trilogia di Pullman punta a portare i bambini sulla strada dell’ateismo”, accusa William Donahue, presidente della lega cattolica americana, ricordando che nel terzo libro la bambina protagonista uccide un personaggio chiamato Dio. Dal canto suo Nicole Kidman, la protagonista insieme a Daniel Graig, si difenda dall’accusa di essere anticattolica e dichiara: “Sono stata cresciuta come cattolica e la Chiesa è parte della mia essenza. Non avrei potuto interpretare questo film se avessi pensato che fosse in qualche modo anticattolico”.
Tuttavia, la megaproduzione della New Line in America nel primo e secondo weekend di programmazione nelle sale non ha riscosso il successo desiderato mentre in Italia, nonostante la concorrenza dei film natalizi di De Sica e Pieraccioni, è riuscita a guadagnare il terzo posto in classifica. Secondo alcune dichiarazioni la New Line non ha però ancora confermato l’effettiva realizzazione dei due sequel previsti nel progetto iniziale. Per valutare la sorte del film si aspetterà l’uscita del dvd prevista per aprile 2008.
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