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MONGARTE, RACCONTI PLURIMI DEL RICICLAGGIO
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Arte e riciclaggio, un binomio possibile. Torna Mongarte, Racconti plurimi del riciclaggio, mostra d’arte contemporanea che esplora percorsi possibili tra arte e materiale di scarto. La rassegna sarà allestita negli spazi della Ex Pescheria e Loggiato, all’interno di Palazzo Ripa, della Chiesa del Suffragio e della Piazza cittadina.
Dopo l’interesse suscitato dalla prima edizione di Mongarte, con le sculture in fil di ferro di Anna Santinello l’edizione 2007 mette in mostra 15 suggestivi assemblaggi di Gabriella Benedini composti da materiali di “scarto” che, nelle mani dell’artista, si trasmutano in Arte. Tra le opere in mostra segnaliamo le Arpe ferite, composizioni polimateriche che raccontano la sofferenza della vita, forse il lamento dell’artista; l’Arpa marina, in cui il tema musicale s’intreccia con il motivo del mare, e suggestive Arpe con leggìo, insieme ad altre numerose opere, realizzate appositamente per la rassegna. Nelle sculture della Benedini geometria e armonia di forme si uniscono elevando la “povertà” dei materiali ad una condizione nobile e atemporale, quella dell’Arte.
Il progetto, voluto e promosso dalla “Sogliano Ambiente” - importante Società di Servizi specializzata in gestione dei rifiuti e cogenerazione, fondata nel 1996 - in sinergia con l’Amministrazione Comunale di Sogliano al Rubicone, è curato da Marisa Zattini ed è organizzata da Il Vicolo-Sezione Arte di Cesena.
Con questa seconda edizione di Mongarte si vuole continuare un percorso tra “Arte & Riciclaggio” iniziato lo scorso anno con la mostra delle sculture in ferro di Anna Santinello, al fine di proseguire nell’indagine dei nuovi modi di fare arte oggi e di promuovere l’interesse per le diverse espressioni artistiche, stimolando adulti e bambini anche attraverso una serie di eventi collaterali, attività didattiche e visite guidate per scuole e famiglie, che verranno attivate parallelamente alla mostra. “Mongo” è il termine gergale per indicare “materiale di scarto recuperato”. Da qui il nome/logo di questa rassegna ideata come ganglio centrale dal quale si dirameranno numerose altre iniziative interdisciplinari.
«ll rifiuto, in fondo, è “una vendetta fantastica delle cose”, un’”anima scarnita” Significato puro, “redenzione degli oggetti”: è bellezza che si affranca dal dominio degli uomini, mentre le discariche non sono altro che isole per l’esilio della Verità, come poeticamente ha scritto Guido Biasi» (Marisa Zattini).
La mostra verrà documentata in un catalogo edito per i tipi de Il Vicolo Editore che conterrà, oltre ai testi istituzionali, il testo della curatrice, un testo critico di Claudio Spadoni e la riproduzione di tutte le opere oggetto dell’esposizione.
L’inaugurazione è in programma sabato 22 settembre 2007, alle ore 17.30 presso il Teatro Comunale “Elisabetta Turroni” (Piazza Mazzini).
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