Qui invece il flusso continua inesorabile, magmatico, ventiquattro ore su ventiquattro: importa forse a qualcuno che a notte fonda sia molto improbabile trovare un bambino davanti alla televisione?
O, cosa inquietante, invece i bambini che guardano la tv di notte – magari perché i solerti genitori gliel'hanno piazzata in cameretta – esistono veramente?
Io però riesco a essere ottimista: se da questo giro sui canali per ragazzi sono uscita con il mal di testa aumentato e una sensazione di noia tremenda, figuriamoci come potranno annoiarsi dei bambini, sicuramente più vispi e svegli di noi adulti.
L'importante (e il difficile) è però far loro conoscere un'alternativa a questo piattume: se si troveranno per loro orizzonti più stimolanti (e non ci vuole molto visto il punto di partenza) sono certa che abbandoneranno allegramente il telecomando.
Capire, criticare, divertirsi, non assuefarsi è benessere
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