Chiara Giallonardo inizia la sua carriera come modella. In seguito inizia a condurre programmi sportivi presso Odeon Tv e nel 2003 approda su Rai due come volto della Domenica Sportiva.
Da lì tutto è più semplice e l'anno successivo inizia a lavorare ad In Famiglia dove continua ad occuparsi di sport, ma la vera crescita personale avviene grazie alla conduzione di svariati programmi sul digitale terrestre.
Rai Futura in poco più di un anno le ha permesso di occuparsi di musica, sport, intrattenimento e informazione attraverso i collegamenti quotidiani (in video) con il Corriere della sera.
Le telefoniamo e le chiediamo quale sia il suo rapporto con un mondo che si trasforma velocemente:
D - Sei un'appassionata di tecnologia?
R - "Con moderazione! La uso per lavoro e per comodità perché si possono fare molte cose, ma se ho un'ora di tempo libero non mi piace passarla sul computer."
D - Però immagino che per lavoro navigherai spesso su internet?
R - "Tutti i giorni, per lavoro e per tenermi aggiornata, infatti non compro più i giornali perché mi informo tramite le versioni on line dei quotidiani."
D - Fai parte di qualche community?
R - "Vengo chiamata all'appello su Exego, ma risulto sempre assente. Diciamo che essendo curiosa, mi piace vedere di cosa si tratta, ma amo il contatto con le persone."
D - Perché pensi che oggi, per molti giovani, ci sia la necessità di comunicare e conoscere nuove persone attraverso un mezzo come il computer?
R - "Credo che ciò accada per insicurezza, perché forse si può in
qualche modo essere meno inibiti quando non si è faccia a faccia con il proprio interlocutore. Si può anche fingere, o meglio si può decidere cosa non rivelare."
D - Sta spopolando un sito chiamato Second Life in cui tutti possono crearsi una vita parallela. Pensi che un giorno si arriverà a sostituire il mondo reale con quello virtuale?
R - "Mi auguro di no! Sono certa che la tecnologia sia utilissima.
Certi giochi possano essere anche un interessante passatempo, ma mi preoccupano molto le situazioni in cui alcune persone vogliono usare questi mezzi come palliativi della vita reale. Non sono certamente mezzi terapeutici, perché non si colmano le insoddisfazioni e i vuoti con la finzione. Semplicemente si rimandano e ingigantiscono i problemi."
D - Tu ami il contatto con le persone?
R - "Si assolutamente!
Ci sono sensazioni ed emozioni che non sono paragonabili con il rapporto che si può instaurare attraverso un computer. Poi esistono cose comode come il fatto di potere essere in contatto con persone lontane, ogni giorno a costi minimi, ma ripeto: la tecnologia deve essere un mezzo e non un fine."
Capire, criticare, divertirsi, non assuefarsi è benessere
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