In questo allestimento Bruschi, il mitico ragioniere di Drive In, veste i panni di Alvaro, tranviere milanese in pensione che dopo trent’anni di onorato servizio, si è trasferito in un paesino al confine con la Svizzera dove abita con la madre Rosa, una donna in gambissima di ottant’anni.
La donna ha avuto due mariti: uno italiano, dal quale è nato Alvaro, ed uno svizzero, padre del fratellastro. François - questo il nome del fratellastro di Alvaro – è anch’egli un uomo sui sessant’anni che non accetta l’idea di invecchiare e cerca di mantenersi giovane fino al ridicolo. Ha girato il mondo ma non ha costruito nulla di solido. È un farfallone poco serio, un giocatore incallito che ogni tanto si ripresenta alla mamma in cerca di aiuto, soprattutto economico.
Alvaro, al contrario, ha passato una vita sul suo tram e ancora ne è affezionato: tutto in quella casa racconta ancora del vecchio tram, che quando era alla guida veniva chiamato Desiderio perché ad ogni fermata chiedeva ai passeggeri di esprimere, appunto, un desiderio.
Quando Alvaro si presenta a casa in cerca di soldi è inevitabile che nasca lo scontro tra i due fratellastri, con Alvaro che si oppone all’offerta di ospitalità fatta dalla madre.
In quella casa quindi la vita scorre tra le piccole manie di Alvaro, le visite a Rosa di Gepi (una giovane guardia di confine) ed i battibecchi tra Alvaro ed il fratello che fra l’altro, permanendo la situazione di difficoltà, si è trasferito definitivamente lì.
Non riuscendo a gestire la casa abitata da entrambi i figli, Rosa decide di richiamare Luisa, una bella donna sui quarant’anni che già vent’anni prima lavorava per lei svolgendo la mansione di collaboratrice domestica. Dai discorsi tra Luisa e Alvaro si viene ben presto a scoprire che i due hanno vissuto una storia d’amore ai tempi della prima permanenza di Luisa nella casa e che lei, terminata quella storia, soffrendo molto e trovandosi un po’ smarrita ha avuto un breve flirt con Frank. La cosa non sarebbe di grande importanza se non perché Luisa è madre di Ilaria, una ragazza proprio di vent’anni che viene a sua volta a stabilirsi in quella casa.
Inizia così un nuovo motivo di scontro fra i due fratelli assolutamente decisi a scoprire se Ilaria sia figlia dell’uno o dell’altro. Ben presto il confronto monta fino ad assumere toni parossistici tanto che la casa viene letteralmente divisa in due da una sorta di dogana centrale che separa la zona italiana da quella svizzera.
Lieto fine per la commedia con Gepi, il giovane doganiere, innamorato di Ilaria e che , con la complicità di Rosa, organizza per la ragazza la consegna di un anello come pegno del suo amore. Neanche a dirlo questo momento solenne si trasforma in un exploit di grande comicità. Stanca dell’atteggiamento di Alvaro e Frank, finalmente Luisa rivela la paternità di Ilaria non prima che si siano verificati dei divertenti colpi di scena…
Da vedere per due ore di svago: la commedia è recitata per la maggior parte in dialetto milanese, che rende ancora più colorita ed autentica la comicità di Beruschi.
Calendario completo delle repliche: www.queltranvierechiamatodesiderio.it
Amare l'arte è benessere
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