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VI PRESENTO MATTIA INVERNI...
Breve ricostruzione della carriera di un giovane musicista italiano. Una promessa? No, una solida realtà.

Paolo Marino

Analizzando la complessa alchimia degli elementi che da sempre caratterizzano il mondo della musica, il talento non è di certo un fattore che manca a Mattia Inverni.

Ed a quanti amano questo affascinante universo, fatto non soltanto di suoni, ritmi e melodie, ma al pari di poetica e lirica, talvolta immaginaria, spesso reale, trovo gradito presentare a chi ancora non lo conosce Mattia Inverni, musicista, cantante e personaggio dello spettacolo.

Mattia appartiene a quella categoria di individui ai quali tutto riesce sempre nel migliore dei modi.

Ligure di nascita, per la precisione di Finale, nel Ponente ligure, fin da giovanissimo intuisce di godere di una innata predisposizione per la musica, soprattutto per il canto.

Avendo coltivato tali doti, e grazie al costante incoraggiamento dei genitori ed al supporto di validi personaggi del mondo della musica, in breve si ritrova ad essere conteso fra spettacoli e manifestazioni canore.

Scorrendo le esperienze professionali di Mattia, colpisce il modo con il quale egli non si sia mai sottratto alla “gavetta”, ovvero risulta anzi evidente come sia incline ad imparare ed apprendere, sempre e con modestia. Dopo il primo debutto ad 11 anni come cantante interpretando “La solitudine” di Laura Pausini, decide, l’anno successivo, di iniziare a studiare canto presso l'Accademia della Musica di Savona.

In quei primi anni partecipa a diversi concorsi di secondaria importanza, nei quali si distingue per bravura. Da queste soddisfazioni scaturisce la giusta motivazione e la voglia di iscriversi alle selezioni per Sanremo, la prima volta a 14 anni. Con il tempo accresce le proprie qualità e nel ‘97 si classifica tra i cinquanta cantanti migliori in Italia.

Nel frattempo, fedele alla sua linea di condotta, continua a cantare, collezionando concrete e valide esperienze, che gli permettono un serio confronto con gli altri, ma soprattutto con se stesso.

Il 1998 costituisce un’importante svolta nella sua carriera artistica. Si esibisce alla sera nei vari locali della Riviera Ligure unitamente con il suo gruppo e, ad Alassio, incontra e conosce Paolo Limiti, al quale chiede di poter fare un provino. Passano soltanto pochi mesi e la redazione RAI del programma “Ci vediamo in TV” lo convoca. Da allora resterà nel cast di Limiti per 3 anni, durante i quali continua gli studi di canto, chitarra ed inizia a scrivere le prime canzoni da proporre alle case discografiche.

L’anno seguente viene scelto per partecipare al Festival di Napoli. L’evento finale è trasmesso in prima serata su Rete4 e Mattia si presenta con una fantastica canzone, “Due come noi”, scritta dal suo grande amico, il compianto Roberto Pavarino. Si classifica al secondo posto, vendendo in seguito circa 40.000 copie del singolo.

Ma l’anno che diverrà la pietra miliare nella sua carriera è il 2002. Un anno ricco di novità, sfide, impegni, soddisfazioni... Dopo un breve imbarco di 3 mesi a bordo di una nave da crociera, durante il quale scopre il fantastico mondo del “musical” interpretando 5 show per viaggio, si ritrova eccitato dall’esperienza.




  
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