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"BELLISSIMA. DIVE, DIVINE, DIVETTE A VENEZIA. FINO AL 15 OTTOBRE
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Emanuela Graziani
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In occasione della 63esima Mostra Internazionale d’Arte cinematografica di Venezia, al Centro Culturale Candiani di Mestre, è stata inaugurata l’esposizione fotografica dell’archivio Graziano Arici relativa le varie edizioni della Mostra del cinema tra gli anni cinquanta e sessanta. Di scena sotto l’obbiettivo della macchina da presa, ci sono le dee del grande schermo, chimere fittizie e superficiali del nostro vivere quotidiano, di proiezioni estetiche e psico-sociali del dopoguerra italiano.
Dall’insieme delle foto in esposizione, le dive del cinema sono riprese in atteggiamenti accattivanti, come delle istantanee vivide e riflesse di fascino e persuasione, di un viaggio tutto al femminile nella Venezia dei fasti cinematografici anni cinquanta. Gli oltre ottanta scatti ricostruiscono il carattere di un’epoca seducente ma, al contempo, ingenua, fatta di icone trasognati, voluttuose e complesse. Tra i volti più noti riconosciamo quello di una giovanissima Elizabeth Taylor in posa sulla spiaggia del Lido, di una sempre esuberante Sophia Loren accogliente nelle forme e di una raffinata Virna Lisi in costume ad un pezzo. Difficile da dimenticare le immagini di Brigitte Bardot e Claudia Cardinale, vere icone del divismo italiano degli anni 50 e 60. Perfino la divina Callas è fotografata sotto la luce del sole della laguna.
I miti del passato sintetizzano oggigiorno l’importanza del fenomeno divistico attuale, quello legato all’estetica dell’immagine contemporanea, filtrata dal linguaggio post-televisivo. Interrogarsi sui miti ha molto a che fare con l’interrogarsi su noi stessi; il corpo nella società moderna è veicolo di trasformazioni specifiche che oltrepassano la dimensione puramente fisica. I canoni di perfezione proveniente dal mondo della moda e del cinema, si avvalgono del sostegno di strutture cognitive profonde che possono arrivare all’esasperazione dell’estroversione del corpo in merce, avvicinandolo sempre più al semplice prodotto commerciale. Nella trasformazione dell’immagine in oggetto ritroviamo quell’estetica dominante del mondo moderno, ovvero quella che configura il look come la conciliazione superiore di essere e apparire, sublimando l’aspetto fisico e materiale dell’esistenza umana.
Dalla collezione dell’archivio Arici, che possiede in tutto ben 450.000 fotografie provenienti dalle agenzie più importanti dell’epoca, è possibile intravedere i fasti di un mondo fittizio ma così magicamente presente oggigiorno, un’atmosfera di dive e dei che si innesta nella quotidianità, perseguitandola, e ancor di più, amandola.
INFO
“Bellissima. Dive, divine e divette a Venezia”
Dal 29 agosto al 15 ottobre 2006
Venezia Mestre, Centro Culturale Candiani
Tel. 041.2386111 –fax. 0412386112
Amare l'arte è benessere
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