Intensa, provocatoria, gioiosa e al tempo stesso riflessiva e profonda è la proposta del CRT per la stagione 2006-2007, come la giostra circense e carnevalesca a cui si ispira.
Giocando attorno all’anniversario goldoniano, e rovesciandone in parte i termini, il CRT mette in scena nel corso dell’anno una vera e propria festa mascherata attraverso quel ricco materiale teatrale e tradizionale, che lo stesso Goldoni aveva contribuito a spaesare e rarefare. Ecco, allora, piroettare sul palco del Teatro dell’Arte e dello storico Salone al quartiere Gratosoglio gli arlecchini e le maschere veneziane (con un famoso ‘arlecchino’ dei nostri giorni, Bonavera, in una incursione guidata nel mondo della Commedia dell’Arte e delle sue tecniche; con la compagnia Pantakin da Venezia ne La storia di Don Giovanni, forse la più bella e famosa di tutto il teatro, in una girandola di maschere e dialetti, di virtuosismi; con I.C.R.A., in uno scherzo comico, in chiave contemporanea, tratto dalla tradizione italiana della Commedia dell’Arte e con la compagnia Le belle Bandiere in scena con la Vita e morte dei comici gelosi), suggestioni carnevalesche che si ritroveranno poi in maniera spontanea nella grande arlecchinata, con festa, spettacoli, seminari, organizzata attorno al periodo di Carnevale.
Il Centro di Ricerca per il Teatro, con il suo staff giovanissimo e rinnovato, coeso attorno ad una idea di teatro che non ha dimenticato le sue matrici popolari e spontanee, invita tutti a partecipare a questo anno teatrale che si rinnova anche nelle modalità di accoglienza e organizzazione.
Prezzi degli abbonamenti alla portata di tutti, e con diverse opportunità di scelta, molte occasioni di riduzioni per gli operatori del settore e per gli studenti, le porte di una delle più belle sale teatrali di Milano si aprono più che mai al suo pubblico giovane, intelligente e curioso.
Ecco allora, declinando il tema della maschera verso la contemporaneità, l’occasione di una vera e propria ‘chicca’ teatrale, uno scrigno aperto dal Teatrino Giullare nel loro Finale di Partita di Beckett, adattato per ‘pedine e giocatori’ (lo spettacolo più celebrato dalla critica nei festival estivi), che avvicina la tradizione alla ricerca.
E poi Emma Dante. Mai come quest’anno il CRT intraprende insieme alla ormai affermata regista siciliana un percorso comune fatto di produzioni nuove.
‘Cani di bancata’ è in prima assoluta lo spettacolo nuovo di Emma Dante, che scava nelle radici più controverse, popolari, della mafia, e di ospitalità col bellissimo Mishelle di Sant’Oliva per la prima volta a Milano. Non mancano, su questa linea, le giovani compagnie impegnate in un teatro sociale e intellettualmente vivace, Kor, BabyGang, LaFionda Teatro, Sorrentino, Compagnia decimopianeta, eventi teatrali con attori importanti come Lunetta Savino in Casa di Bambola, Alfonso Santagata ne Il teatro comico e Natalino Balasso in Libera Nos da Meneghello per la regia di Vacis, le produzioni che rivisitano la più alta e intensa drammaturgia europea (uno straordinario classico, L’assoluto naturale di Parise, messo in scena da Chiarelli e Parenti, e il Berkoff di Toracca e Marinelli).
Infine la danza, con appuntamenti ormai classici, quello con il festival Shortformats VII edizione, con Barbara Toma e con il duo Abbondanza/Bretoni, per una stagione ancora più vivace, moderna, importante.
Amare l'arte è benessere
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