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MUSICA ETNICA NEL MONDO
Un week - end di musica etnica in Sicilia! Con Cous Cous e vino di Passopisciaro! Il 29 e il 30
luglio.

Redazione

L’associazione Eirene presenta la 4a edizione di Musica Etnica dal Mondo”, per un week end immerso in sonorità etniche. Il 29 e il 30 luglio, nell’ Area antistante il Parco Comunale di Aci Sant'Antonio alle ore 21:00, si esibiranno quattro gruppi di diversa provenienza e formazione.
Di seguito la presentazione:

I MATRIMIA, una KLEZMER BAND (Francia – Sicilia)
La klezmer nasce come musica degli ebrei ashkenaziti, frutto della loro diaspora dalla Germania ai paesi dell'est. La musica che il gruppo propone diventa struggente e malinconica, così come piena di travolgente allegria contagiosa; e anche la nostra città (Catania) è stata arricchita dalla presenza di insediamenti semitici. L'ensemble è composto da musicisti di diversa provenienza geografica e svariata formazione musicale: il francese Davy Degl’ave, voce solista; i siciliani Daniele Tesauro alla fisarmonica, Larsen Genovese al violino, Giacomo Di Domenico alla batteria e percussioni, Dario Compagna ai clarinetti, Gero Pietanza alla chitarra e al bouzouki; poi l'olandese Marko Bonarius al contrabbasso. Insieme questi musicisti incrociano le tradizioni zingara ed ebraica con la solarità della tradizione siciliana e mediterranea, nonché con le suggestioni dei diversi generi musicali dai quali i 7 suonatori provengono: jazz, rock, funky, classica, swing manouche.

I TARUMBA – Pizzica tarantata - trance (Lucania)
Suoni, colori e ritmi ipnotici, accompagnati dalla coreografia delle maschere “suonanti” con le loro campane e i coloratissimi lunghi nastri. Ambientazioni e coreografie a cura di Sabrina Catena e Pietro Cirillo, musicista - quest'ultimo - che vanta collaborazioni con Antonio Infantino e i "Tarantolati di Tricarico".
Lo spettacolo è caratterizzato dall’impressionante coreografia generata delle maschere “suonanti” multicolori che creano la “festa” e suscitano la danza. Ad un segnale dato le maschere suonanti con le loro campane e i coloratissimi lunghi nastri irrompono dai vari lati correndo e ballando in ogni direzione tra la folla. Queste maschere suonanti e saltanti, in trance, della montagna e dei boschi, sono dirette discendenti dei satiri danzanti dei rituali dionisiaci che oggi è possibile vedere nelle antiche rappresentazioni del V-III secolo a.C.
I Tarumba si contraddistinguono per alcune sonorità particolari: percussioni lignee, cubba cubba, arcaico Tamburo a frizione - il cui suono cupo e profondo è provocato dallo strofinìo della mano bagnata su una cannuccia cava, legata inferiormente ad una membrana fatta con pelle di animale o, semplicemente, con una tela: lo sfregamento della mano sulla cannuccia e le vibrazioni della membrana amplificate dal recipiente determinano scansioni ripetitive assimilabili al ciclo biologico "nascita-vita-morte".

I MATTANZA – Etnico Tradizionale (Reggio – Calabria)
Gruppo storico di ricerca popolare delle tradizioni reggine. Molti dei loro brani sono colonne sonore di documentari RAI, di allestimenti teatrali e cinematografici. Tra i numerosi premi si ricorda il Premio Anassilaos, in precedenza assegnato ai Maestri Manuel De Sica e Riccardo Muti.
Dal 2004 la formazione è così composta: Mimmo Martino: voce, flauti, percussioni, armonica; Memè Zumbo: plettri; Davide Beatino: basso, contrabbasso, chitarre; Alfredo Verdini: percussioni, lira calabrese.

ISOLA – Etnico tradizionale – elettronico (Sicilia)
Il gruppo messinese ISOLA nasce nel 1985 e vanta la partecipazione a innumerevoli festival nazionali e internazionali (tra i quali il famosissimo Womad di Peter Gabriel). Il loro repertorio musicale è legato a storie, leggende, usi e costumi della gente del Sud, avvolto in una teatralità di suoni, espressioni e poesia, come emerge dall'album St’isula (1997); in Mundus Imaginalis (2000), invece, l’acustico convive con l’elettronico: è il viaggio in un “intermondo” sospeso tra il reale e l’immaginario, dove il sogno si mescola alla realtà ed il sacro al profano; all'ascolto del più recente Dea (2004), infine, si entra in quel delicato, complesso e magico mondo femminile: dalla Eva primigenia – un archetipo - alla seduzione dei sapori in tavola, alla sensuale istintività e alle immagini di purezza nelle trasposizioni dalla letteratura e dall’arte pittorica.
Iolanda Vacalebre: voce; Nicola Rustica: chitarra, voce; Giovanni Crispino: violino, violoncello, chitarra, mandolino; Enzo Maimone: batteria, percussioni; Luigi Lo Curzio: basso elettrico, contrabbasso; Dario Lisitano: tastiere, pianoforte, campionatori.

Degustazione di cous cous e vino di Passopisciaro per tutti!



(28/07/2006) - SCRIVI ALL'AUTORE


Conoscere la forza della musica è benessere

  
  
 
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