Martin Tweed è l’esaltato conduttore televisivo del programma “American Dreamz”. Nel tentativo di alzare gli ascolti, Tweed decide di reclutare una serie di giovani aspiranti per la realizzazione del suo nuovo, incredibile reality show. Tra i bizzarri partecipanti dello spettacolo spicca Omar, un imbranato terrorista innamorato della cultura edonistica americana.
Il film diretto da Paul Weitz, regista di esilaranti commedie come American Pie e In good Company, pellicola che analizza in profondità i legami affettivi della cultura americana delle coorporations, è un atto di denuncia nei confronti del mercato dei reality show, programmi che vendono sentimenti audiovisivi ad una cultura edonistica e manipolatrice. Quella di Weitz è una commedia satirica e grottesca sulla natura “ambigua” dell’intrattenimento televisivo, sull’incapacità della cultura pop di percepire sfere affettive lontane dall’immagine globale del piccolo e grande schermo.
Per il cineasta Paul Weitz il film fa riflettere perché di carattere critico e introspettivo.“..Ero interessato a fare un film su uno degli aspetti più importanti dell’identità americana”, afferma il regista “cioè l’idea che tutti dobbiamo avere un sogno. Si suppone che noi vogliamo qualcosa di più, o di migliore, di quello che effettivamente abbiamo.”
La tv verità offre una serie di personaggi fittizi e spesso irreali che prendono il sopravvento sulle emozioni di un pubblico che si nutre di cultura popolare. Per catturare l’essenza di tale atmosfera, il regista ha dedicato particolare attenzione alla creazione delle variazioni caratteriale dei suoi personaggi. L’attrice e cantante Mandy Moore è stata scelta per interpretare il ruolo di Sally Kendoo, donna ingannevole ed arrivista, ossessionata dal successo e dalla fama; Hugh Grant veste i panni dello spregevole Martin Tweed, conduttore televisivo del programma campione d’ascolti e l’intrepido Dannis Quaid interpreta il ruolo del Presidente degli Stati Uniti in veste di giudice speciale.
Il concorrente che maggiormente assume una posizione di critica politica nei confronti dell’attuale società è quella di Omar, un imbranato aspirante terrorista interpretato dall’attore Sam Golzari.
Omar ha ricevuto, dagli operativi del suo commando terroristico sul campo, l’ordine di arrivare alle finali del programma. Una volta giunto a un passo dalla vittoria, dovrà far esplodere una bomba che ucciderà il presidente degli Stati Uniti, ospite speciale della puntata finale di America Dreamz.
La logica dell’apparire è l’elemento base su cui si struttura l’intera pellicola. I fratelli Weitz hanno realizzato un film dall’aspetto irriverente e straordinariamente comico, un film dallo humor nero sulla cultura pop e i suoi miti.
Nella valutazione finale della pellicola di Weitz, c’è forse il desiderio di elaborare un nuovo concetto del sogno americano, lontano dall’eccentrico mondo delle celebrità. L’artista Andy Warhol diceva: “In futuro tutti saranno famosi per un quarto d’ora”. In realtà essere celebri per alcuni minuti non equivale alla grandezza di chi, per sua fortuna, è celebrato dalla vita per tutta la sua durata.
Amare l'arte è benessere
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