José Saramago è nato ad Azinhaga, nel Ribatejo portoghese, il 16 novembre 1922, ma si è trasferito a Lisbona con la famiglia in giovane età. Abbandonati gli studi universitari per difficoltà economiche, ha esercitato durante il periodo salazarista in Portogallo varie professioni, fra cui quelle di correttore di bozze, di direttore di produzione e di direttore letterario di una casa editrice. Nel 1975, subito dopo la rivoluzione del 25 aprile, è stato condirettore del Diario de Noticias di Lisbona. La sua opera letteraria dopo un esordio passato in silenzio nel 1947, si è distribuita a partire dagli anni settanta principalmente in romanzi e racconti, fino a registrare un salto di qualità e di fortuna presso il pubblico, portoghese prima e internazionale poi, con Levantado do Chao ( tradotto in italiano come Una terra chiamata Alentejo ) del 1980, dove per la prima volta Saramago mette a fuoco quello che in seguito sarebbe diventato il suo stile inconfondibile: lunghissimi periodi in cui gli unici segni di interpunzione sono le virgole e nei quali le maiuscole stanno a significare il passaggio della parola da un interlocutore a un altro. Con questa "scrittura orale" nata per essere letta ad alta voce, con questa "letteratura per le orecchie oltre che per gli occhi", Saramago scriverà le sue opere maggiori, da Memoriale del convento a Cecità, da Storia dell'assedio di Lisbona al Vangelo secondo Gesù Cristo, fino a ricevere - primo autore in lingua portoghese a raggiungere un tale riconoscimento - il Premio Nobel per la letteratura nel 1998.
Amare l'arte è benessere
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