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UN ORIGINALE RE LEAR APRE IL FESTIVAL SHOSTAKOVICH
Il Festival ideato da Beppe Menegatti e dedicato al musicista a lungo trascurato Dimitri Shostakovich si inaugura domani sera con King Lear al Teatro Nazionale. Le celebrazioni per il centenario di questo musicista così particolare approdano al Teatro Nazionale. Carla Fracci veste la parte del Matto ed il magnifico ballerino finlandese Jorma Uotinen, interpreta la controversa figura di un re alla deriva dopo anni di prosperità e potenza. Al Teatro Nazionale di Roma dal 20 gennaio.

Livia Bidoli

Menegatti nel 1952 incontrò per la prima volta Dimitri Shostakovich, uno dei massimi musicisti della nostra epoca. Proprio allora incomincia il viaggio di Menegatti nell’universo di una musica scritta per un teatro leggero. Shostakovich scrisse degli spettacoli da rivista, leggeri, che prenderanno il volo col secondo incontro con Menegatti ed il cantante Lawrence Rose, meraviglioso assolo di un Amleto nelle vesti di un grande pagliaccio nero.

Il Festival si compone di quattro episodi: i primi due con King Lear e Amleto sono dedicati al genio di Shakespeare, il terzo allo scrittore e poeta Alexandr Blok, il quarto e ultimo alla poetessa Marina Cvetaeva.

L’astro vocale russo, Irina Kabaivanska canterà nello spettacolo per Blok mentre il contralto Elena Zaremba darà la voce alle splendide liriche di Vivo nel fuoco, un verso che è quasi un leit motiv per Cvetaeva. Questi spettacoli si svolgeranno tra i primi di febbraio ed il 4 marzo. Amleto proseguirà le sue recite al Teatro Bellini di Catania per ben nove date.

Le traduzioni delle opere sono state completamente revisionate dall’esperta di russo Silvana De Vidovich, che si è inoltre occupata di ritradurre daccapo le parti strettamente letterarie dei testi di Cvetaeva e Alexandr Blok.

Il Festival Shostakovich si apre con un balletto in due atti basato sulle musiche di scena per la tragedia King Lear e le musiche per il film di Grigory Kozintsev, estratti dal Quartetto n. 13 in Si bemolle minore op.138 ed estratti dal Quartetto in Fa minore op.122. La tragicità della follia di Lear è nella cecità provocata dal dolore di aver perduto le sue tre figlie dopo avergli ceduto il regno. Fa da contraltare la cecità - vera - del suo amico Gloucester, anch’egli incosciente nelle sue azioni e tradito da un’incapacità di giudizio. Un brutto tiro della sorte che lo avvicina a Lear nella umana sofferenza. La musica in questo caso rasenta un’affinità regale col sentimento dei due padri traditi, seguendo andamenti sincopati che magicamente si raffinano con la materia pulsante di una tragedia sempre presente nel cuore degli uomini.

Per ossequio alla tradizione del teatro elisabettiano tutti i ruoli, compresi quelli femminili, saranno impersonati da uomini, tranne il Matto, superba eccezione che ancora ci rivela una Carla Fracci inedita in un ruolo da mentore per il personaggio di Lear.

Festival dedicato a Dmitrij Šostakovič: 20 gennaio - 4 marzo 2006
Ideazione e regia di Beppe Menegatti; consulenza e organizzazione musicale di Francesco Sodini; consulenza letteraria e nuove traduzioni delle liriche di Aleksandr Blok e delle liriche e lettere-diari di Marina Cvetaeva di Silvana De Vidovich.

Dmitrij Šostakovič – William Shakespeare: RE LEAR, IL SUO MATTO, E LE SUE TRE FIGLIE. Musiche di scena per la tragedia di William Shakespeare; Coreografia Luc Bouy; Scene e costumi Elena Mannini. Interpreti principali: King Lear, Jorma Uotinen; Il Matto, Carla Fracci; Le tre figlie di Lear, Riccardo Di Cosmo (Cordelia), Fabio Grossi (Gonerilla), Manuel Paruccini (Regana).


INFO
Teatro Nazionale
Piazza Beniamino Gigli 7
Tel. 06-481601 Fax 06-4881253
Prima rappresentazione: venerdì 20 gennaio, ore 20.30
Repliche: sabato 21 gennaio, ore 18.00, domenica 22 gennaio, ore 16, 30
Biglietti da € 17 a € 130 - CRAL, Associazioni culturali e aventi diritto (minimo 10 persone): riduzione 25%. .Anziani oltre i 65 anni , giovani fino a 25 anni e studenti 50%.



(19/01/2006) - SCRIVI ALL'AUTORE


Conoscere la forza della musica è benessere

  
  
 
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