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SI INAUGURA LA RASSEGNA PAC IN CONCERTO
Martedì 17 gennaio si inaugura la stagione musicale abbinata alla mostra “Artaud, Volti/Labirinti”, organizzata da Helios Music Management and Productions in collaborazione con il Pac/Comunicazione ed eventi di Milano.


Martedì 17 gennaio alle ore 21.00 nelle sale del Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano ad aprire l’ottava rassegna di PacinConcerto, abbinata alla mostra Artaud Volti/Labirinti, verrà proposta l’opera-capolavoro di Arnold Schönberg “Pierrot lunaire op. 21” percorso musicale dell’allucinata e straniante angoscia del triste, romantico e folle eroe Pierrot.

L’uso dello Sprechsang (particolare tecnica vocale che coniuga parlato e canto) impiegato per la prima volta da Schönberg proprio nel Pierrot lunaire, verrà riutilizzato da molte avanguardie del Novecento fra le quali anche lo stesso Artaud, protagonista della mostra in corso al PAC che trova in questo timbro l’espressione perfetta del suo linguaggio allucinato.

Una sorta di teatro musicale che mette in scena la maledizione integrale del tutto, la poesia della sofferenza, le ombre della pazzia, fino alla nostalgia del tempo passato.

Il concerto è presentato dal Dèdalo ensemble, sotto la direzione di Vittorio Parisi e con la voce di Sonia Turchetta, formazione nata a Brescia nel 1991, intenso affiatamento e comunanza di obiettivi hanno riunito interpreti che hanno al loro attivo una qualificata esperienza, sia come solisti sia in gruppi da camera e orchestre sinfoniche (Orchestre RAI; Orchestra dei Pomeriggi musicali di Milano; Orchestra da camera di Padova e del Veneto; Orchestre dei teatri di Venezia, Genova, Bologna ; "A.Toscanini" di Parma).

Giunta alla ottava edizione, la rassegna musicale PACinConcerto, organizzata da Helios Music Management and Productions, in collaborazione con il Pac/Comunicazione ed eventi di Milano, attraverso concerti costruiti attorno al progetto della mostra "Artaud Volti/Labirinti" è divenuta appuntamento significativo, di raffinata e originale ricerca nel panorama dell'avanguardia musicale.

Pierrot lunaire op. 21, forse l’opera più famosa di Arnold Schönberg, è una raccolta di 21 poesie del poeta simbolista Albert Giraud che fu eseguita per la prima volta a Berlino il 16 ottobre 1912 sotto la direzione dell’autore e con il ruolo vocale sostenuto da Albertine Zehme, la sua committente. L'esecuzione si concluse con un'ovazione per Schönberg, che fu letteralmente costretto dal pubblico a un bis integrale dell'opera.

I brani sono raggruppati in tre parti comprendenti sette poesie ciascuna. Nella prima (1-7), Pierrot si presenta nella sua veste di poeta della sofferenza incantato dal pallido chiarore della luna che gli evoca immagini ricche di "macabra" ironia e vagamente morbose. Nella seconda parte (8-14), pervasa da un tono angoscioso, il protagonista si immagina assassino, sadico, violatore di sepolcri; quindi è "un'ombra notturna in preda alla follia". Nella terza e ultima parte (15-21), Pierrot "si abbandona" alla sdolcinata sentimentalità, alla buffoneria grottesca e alla nostalgia per i tempi più felici del passato.

“Improvvisamente, di mattina, una gran voglia di comporre. Era da così tanto tempo! Avevo già anche pensato all'eventualità di non comporre più”. Così scrive Schönberg nelle ultime pagine del suo Diario berlinese, un prezioso documento che il musicista redasse durante il 1912. Il giorno successivo, troviamo la seguente annotazione: “ieri, 12 marzo, ho scritto il primo dei melologhi per il Pierrot lunaire. Credo sia venuto molto bene... Senza alcun dubbio mi muovo, lo avverto benissimo, verso una nuova espressione. I suoni diventano qui una di sorta di vera e propria immediata espressione animale di moti dei sensi e dell'anima. Quasi come se tutto venisse direttamente tradotto”.

Cinquant’anni più tardi, lo stesso Strawinsky ricorderà ancora l’impressione indelebile ricevuta da quell’esecuzione: “La reale potenza di Pierrot mi lasciò attonito, così come essa a quell’epoca lasciò attoniti tutti noi”.
Pierrot lunaire esprime il disagio di inizio secolo attraverso le allucinazioni grottesche e le deformazioni date dalle estraniate sonorità della voce, del canto, degli strumenti con risultati di straordinario e “debordante” rigore formale.

PAC Padiglione d'Arte Contemporanea
via Palestro, 14 - Milano
Martedì, 17 gennaio 2006 – ore 21.00


Informazioni
Helios Music Management, 02- 55211823



(12/01/2006)


Conoscere la forza della musica è benessere

  
  
 
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