Raimondo Lullo nacque a Palma di Maiorca nel 1235. Nel 1262 abbandona la famiglia e si consacra alla conversione degli infedeli. Affronta studi di logica e la lingua araba per potere avere uno scambio di idee su questioni religiose con i musulmani. Durante un pellegrinaggio sul monte della Verna, riceve una rivelazione sull' arte da impiegare per convertire gli infedeli. Con l’appoggio del re di Maiorca Giacomo II, fonda nel 1276 il collegio di Miramar per lo studio dell' arabo e la formazione di missionari. Nell’arco della sua vita compone numerosi scritti filosofici, mistici e poetici, in latino e in catalano e alcuni anche in arabo.
Dal 1280 compie vari viaggi in Asia e soprattutto in Africa, soggiorna più volte a Parigi, dove riceve il titolo di maestro delle Arti, ma essendo sposato e privo degli ordini sacri, non può diventare maestro in teologia.
Nel 1295 si fa terziario francescano ad Assisi. Brevemente a Maiorca nel 1300, dove continua a scrivere e a disputare contro arabi ed ebrei, riprende i suoi viaggi che lo portano a Cipro, in Armenia, a Rodi, Malta, Napoli, Genova, Montpellier, Parigi, nel nord Africa. Qui viene incarcerato; rilasciato, riprende i viaggi: dopo un naufragio, va a Pisa e si ritira nel convento di san Domenico dal 1307 al 1308, continuando a scrivere.
Una sua nuova permanenza a Parigi provoca una persecuzione contro gli averroismi, da lui considerati eretici perché mantengono separata la filosofia dalle verità di fede. Dedica al re di Francia Filippo il Bello l'Albero della filosofia d’amore.
Partecipa nel 1311 al Concilio di Vienne, dove chiede invano la ripresa delle crociate e di vietare l'insegnamento dell'averroismo, e riprende a viaggiare: aggredito a Tunisi, viene sottratto a stento al linciaggio e imbarcato in gravissime condizioni in una nave genovese fino a Maiorca dove muore nel 1315.
In virtù della sua tragica morte fu beatificato come martire da Papa Pio IX.
Opere
Il corpus lulliano comprende 243 opere riconosciute come autografe e 44 forse apocrife: fra quest’ultime, tutte quelle di argomento alchemico. Scrisse in arabo, in latino e in catalano. Sono opere di filosofia, teologia, mistiche, pedagogiche, di medicina, di scienze naturali, di fisica, matematica, letterarie e poetiche. Tra le tante, Ars magna; De levitate et ponderositate elementorum; Vita coetanea; Ars amativa; Felix de les meravelles; il Libro dell’ordine di cavalleria; il Libro del pagano e dei tre savi; il Libro della contemplazione di Dio; Lo sconforto; Logica nova; Ars generalis.
(10/11/2005)
Amare l'arte è benessere
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