HOME 
CURA DEL CORPO - CURA DELLO SPIRITO - CURA DEL PIANETA - ALIMENTAZIONE - MODA - ESTETICA - VIAGGI - CORSI E SEMINARI - FIERE E CONGRESSI
 VIDEO 
L'ORTO BOTANICO - 100 PAROLE SU - NON SOLO RECENSIONI - GUARIGIONE COME CRESCITA - ANGOLO DELLA PSICOLOGA -DOSSIER-
per Titolo/Descrizione/Autore Contenuto Articoli
Archivio 


 
Pagina 1 di 1
LIVINGSTON: “OLTRE I LIMITI”
All’interno di Kataklo’, Athletic Dance Theatre, Giulia Staccioli presenta Livingston, una narrazione del movimento dove la forza del gesto si fonde con l’armonia della danza. Al Teatro Smeraldo di Milano. Dal 19 al 30 ottobre 2005

Comunicato Stampa

Coreografie: Giulia Staccioli
Con Kataklò Athletic Dance Theatre
Drammaturgia e musiche originali: Andrea Pozzoli
Assistente alle coreografie: Paola Corio Kahler
Scenografie: Elisabetta Gabbioneta
Costumi e cappelli: Brunella Cosenza
Luci: Simone Masserini

Livingston è il quarto spettacolo realizzato da Kataklò.
Già nella fase della creazione il lavoro presenta una caratteristica di assoluta novità.

Si tratta infatti della prima opera che la compagnia ha realizzato in collaborazione con Andrea Bozzoli che ne ha ideato il progetto, curato la drammaturgia e composto le musiche originali.
Dal punto di vista strutturale Livingston può essere definito come l’ideale evoluzione di Up, il precedente lavoro di Kataklò, poiché ne condivide il processo descrittivo per quadri.
Il tratto di completa innovazione è riscontrabile nella natura narrativa dello spettacolo: ogni quadro è infatti conseguenza di quello che lo precede e causa di quello che lo segue favorendo una visione corale dell’opera.
Livingston è dunque una storia. La narrazione trova pieno compimento nello studio del movimento: i 12 ballerini esprimono in scena tutte le loro potenzialità fisiche ed espressive in un lavoro in cui la forza del gesto si fonde con l’armonia della danza.
Apre lo spettacolo un brano tratto dalla commedia Gli uccelli di Aristofane (recitato dalla voce di Claudio Bisio): la citazione sembra tracciare un’apparente dicotomia tra la natura umana e la stirpe degli uccelli. La prima viene definita come oscura, debole, effimera, vana, infelice, incapace di volare. La stirpe degli uccelli, in ossequio alla mitologia classica, viene invece descritta come immortale, eterna, come la razza primigenia la cui origine risulta precedente persino alla nascita degli dei. Una razza più vicina al cielo, quantomeno per il fatto di abitarlo e percorrerlo in volo.
Non è un caso che il protagonista di Livingston sia un essere alato. Allontanarsi dallo stormo di origine; conseguire la propria indipendenza; riunirsi ad un nuovo e più evoluto stormo; aiutare Alaspezzata, una sua simile in difficoltà; incontrare Lightbird, il grande saggio; condividere l’illuminazione finale, il dono della luce, con i compagni: sono queste le tappe fondamentali del percorso tracciato dallo spettacolo. Sono anche le tappe di una metafora evolutiva. Che il fine sia il raggiungimento del supremo, la consapevolezza del sé, il superamento di una prova fisica o un traguardo intellettuale non pare determinante. Lo spettacolo sembra sottolineare l’importanza della ricerca evolutiva in quanto tale.
È proprio in questo concetto che si realizza il superamento della dicotomia iniziale.
“Sono certo che non può esistere un orizzonte senza una conquista” è la prima strofa del brano “Oltre i limiti” che chiude lo spettacolo. È un messaggio universale.
La natura dell’uomo differisce da quella della stirpe degli uccelli solo per caratteristiche fisiche, non certamente per le potenzialità o la missione.

Quando nel 1998 Patrick de Gayardon morì in uno dei suoi ‘esperimenti di volo umano’, il mondo intero lo definì un ‘Icaro moderno’. Questo spettacolo è dedicato a lui ed alla sua vita.
Attraverso lo spettacolo si esamina quel costante e celato desiderio che ogni uomo ha di volare, allontanandosi dalla convinzione che ‘il volo sia una naturale aspirazione dell’uomo’ per raggiungere invece la consapevolezza che ‘il volo sia un ricordo ancestrale delle nostre ali perdute’. Livingston è la trasposizione di questo viaggio nella musica e nei movimenti.
Il titolo dello spettacolo Livingston, oltre i limiti è un omaggio all’opera di R. Bach dedicata al gabbiano Jonathan, opera dalla quale Andrea Bozzoli ha preso spunto per riscriverne la storia. La collaborazione con Kataklò è nata dalla condivisione di questo progetto con Giulia Stacciali la quale, attraverso il linguaggio fisico che caratterizza il suo lavoro, ne ha elaborato la messa in scena. Le parti coreografiche, realizzate con l’assistenza di Paola Corio Kahler, vengono valorizzate dalle scenografie di Elisabetta Gabbioneta, dai costumi di Brunella Cosenza e dalle luci curate da Simone Masserini.


Orario spettacoli: ore 20.45 - domenica ore 16.00
Prezzi: p.issima € 25,00 (+ € 2.50 prev.)/ p.ona platea e balconata € 20.00 (+€ 2,00 prev.)/ p.cina platea e balconata € 18.00 (+€1.80 prev.)/ laterale platea e balconata € 14.00 (+€ 1,40 prev.)
mercoledì p.issima € 21 (+ € 2.10 prev.)/ p.ona platea e balconata € 17.00 (+€ 1,70 prev.)/ p.cina platea e balconata € 15.00 (+€1.50 prev.)/ laterale platea e balconata € 12.00 (+€ 1,20 prev.)
minori 26 anni/over 65 anni €15.00 (+€ 1,50 prev.) / Minori di 14 anni : € 9.00 (+€1.00 prev.)
L’acquisto dei biglietti con la tessera prepagata Jay Key dà diritto ad un ulteriore 10% di sconto


Per informazioni e prenotazioni:

Teatro Smeraldo - tel. 02.29006767 - www.teatrosmeraldo.it
Orario cassa : Lunedì-Sabato dalle 10.00 alle 18.30 Domenica dalle 10.00 alle 13.00
Info e Promozione Gruppi - 199.177.199 www.officinesmeraldo.it
Circuito ticketone - tel. 899.50.00.22
- www.ticketone.it per vendita biglietti on line
- 89.24.24 Pronto Pagine Gialle
- 412 Tim Trovatutto (solo da cellulari Tim)
Boxticket –prevendite online -www.boxtickets.it – info@boxtickets.it




(11/10/2005) - SCRIVI ALL'AUTORE


Amare l'arte è benessere

  
  
 
  invia articolo per e-mail stampa l'articolo