HOME 
CURA DEL CORPO - CURA DELLO SPIRITO - CURA DEL PIANETA - ALIMENTAZIONE - MODA - ESTETICA - VIAGGI - CORSI E SEMINARI - FIERE E CONGRESSI
 VIDEO 
L'ORTO BOTANICO - 100 PAROLE SU - NON SOLO RECENSIONI - GUARIGIONE COME CRESCITA - ANGOLO DELLA PSICOLOGA -DOSSIER-
per Titolo/Descrizione/Autore Contenuto Articoli
ARCHIVIO 

 
Pagina 2 di 2
Jean-Jacques Rousseau odiava i capezzoli rientranti e si sentiva particolarmente attratto verso le donne opulente dal seno “forte” e protettivo. Lancia un appello rivolto alla semplicità e alla natura influenzando perfino le nobili dame che slacciarono i corsetti ed iniziarono ad allattare i loro figli, cosa che veniva considerata quanto mai rivoluzionaria. Insieme ad altri prese parte addirittura ad una crociata medico-pedagogica contro il corsetto (1750).

Anatole France, appassionato estimatore del seno nascosto e pudico, scriveva nell’Isle des Pingouins: «Il pudore comunica alle donne un’invincibile attrattiva». Nel Rinascimento, i poeti erano permeati da un’atmosfera di calda sensualità che esprimevano in versi come Marot nel Bel capezzol.

Eugene Plochart, come Rabelais, amava i seni molli. Mentre Marot e Ronsard prediligevano quelli piccoli e raccolti, Voltaire al contrario preferiva quelli provocanti di grandi dimensioni che era difficile nascondere.

Gabriele D’Annunzio, poeta soldato, noto anche per le molte amanti, elogiava il seno spregiudicato ricco di carnalità e lussuria.
La contemplazione nostalgica del seno ha acceso la fantasia creativa di molti scrittori e poeti che, proprio come nella bellezza dei miti che trae origine dai sogni, così nel “sogno seno” hanno scelto la via per esprimere e comunicare quanto di più esaltante, erotico, tenero e appassionato si racchiude “nell’inspiegabile” stupore del mistero seno.


(09/04/2005) - SCRIVI ALL'AUTORE


Amare è benessere

1 | 2
  
 
  invia articolo per e-mail stampa l'articolo