Come nel caso dei Tarocchi, la pratica divinatoria numerologica era alle origini l'espressione volgarizzata ed esteriore di un messaggio esoterico ben più profondo, velato da dottrine quali ad esempio quella pitagorica; in ogni modo, più che la ricerca delle teorie speculative crediamo che sia fondamentale la validità pratica; è una prova che potrete fare agevolmente in pochi minuti, in quanto i calcoli necessari sono estremamente semplici.
E' chiaro che l'esperienza diretta e personale è il modo migliore per verificare la validità di ogni teoria; ed è questa esperienza che vi invitiamo a fare subito.
Fin dagli albori della storia, i numeri sono stati utilizzati dall’essere umano in quattro modi fondamentali.
In primo luogo, nella determinazione di estensione e quantità: misurazione dei campi, entità del raccolto, calcolo delle stagioni, rapporto tra tempo e spazio e così via; le leggi e i principi scientifici possono essere espressi per mezzo di simboli matematici e numerici, e la stessa logica simbolica contemporanea è un tentativo di descrivere la realtà per mezzo di simboli matematici.
In secondo luogo, in ogni simbolismo religioso e mitologico; per esempio, la dualità o la polarità tra le coppie di dèi, dall’Egitto all’induismo, e la triade o trinità sotto le forme più diverse.
In terzo luogo, nell’espressione di concetti metafisici e filosofici: nel mondo occidentale, ad esempio, possiamo citare Pitagora, Platone e Plotino.
In ultimo, i rapporti numerici sono fondamento per il ritmo e l’armonia della musica, della poesia e di molte altre forme artistiche.
Le origini della conoscenza numerologica risalgono probabilmente ad un passato così remoto da non essere rintracciabili con sicurezza; per quanto riguarda il mondo occidentale, le prime notizie certe delle quali disponiamo risalgono agli antichi greci e caldei. L'elaborazione più completa che ci proviene dall'antichità è quella di Pitagora, che si servì del numero per sviluppare un vero e proprio sistema esoterico; per questo è considerato da molti il “padre” della numerologia.
Il sistema pitagorico risale alla fratellanza omonima, stabilitasi a Crotone nel sesto secolo a.C.. Di Pitagora non esistono opere scritte: ciò che sappiamo di lui deriva dai suoi discepoli, come l’Introduzione Aritmetica di Nicomaco di Cerasa, oppure dall’opera di altri filosofi influenzati dalla sua opera, quali Platone. Secondo quel che ci è noto, la conoscenza trasmessa da Pitagora proveniva in gran parte dai suoi contatti con sapienti egizi e babilonesi, ed in un secondo tempo dall’orfismo greco. Lo studioso tedesco Neugebauer, per esempio, ha dimostrato che i babilonesi conoscevano il triangolo rettangolo di cui parla il teorema di Pitagora. Oltre ad avere a sua volta un’influenza profonda sulla filosofia e sui culti misterici greci, il pitagorismo raggiunse anche il pensiero arabo.
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