Infatti per noi, prima di cominciare l’esercizio della professione verso terzi, è necessario intraprendere e completare un nostro percorso di psicoterapia individuale, così da essere poi più consapevoli e con meno situazioni irrisolte nella nostra interiorità quando si decide di aiutare e sostenere gli altri nel loro naturale processo di crescita.
Spezzo, dunque, una lancia a favore di questa professione a volte temuta e demonizzata (lo stesso termine “strizzacervelli” comunemente usato per definirla indica un intervento poco piacevole), a volte mitizzata perché il paziente (termine che non amo per il suo senso intrinseco di passività, condivido invece l’espressione cliente nel senso più asettico di fruitore di un servizio) è guarito e ha risolto i suoi problemi.
Mi rendo conto, altresì, che per il nostro attuale modo di vivere è più semplice e veloce fare ricorso a tranquillanti, ansiolitici e così via che guardarsi allo specchio e riconoscere che non si è onnipotenti. A volte fermarsi ad osservare la propria vita, le proprie relazioni, la propria personalità, i propri desideri e bisogni inespressi, le proprie paure che tolgono serenità, è un’ottima azione preventiva per affrontare in modo tranquillo e perché no gioiso il vivere quotidiano sperimentando il fascino di un viaggio di scoperta che fa vivere senz’altro esperienze diverse da quelle che il modo automatico e abitudinario può proporre in ogni istante della vita di ogni essere umano che è comunque irripetibile.
Non c’è da nascondersi, dunque, per il fatto di voler chiedere aiuto per un supporto psicologico o un percorso di psicoterapia, c’è solo eventualmente da riconoscersi la capacità e la consapevolezza di voler vivere al meglio la propria esistenza.
Dott.ssa Maria Rosa Greco
Psicologo clinico e psicoterapeuta della Gestalt
e-mail: greco.mariarosa@libero.it
tel. 338/7255800
Non aver paura di curare la propria anima è benessere
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