Secondo le affermazioni dello scienziato, quindi, la parte principale dell'impulso è uscita dalla camera prima ancora di entrarvi.
In pratica, spiegava l’articolo che ha riportato la notizia, è come se un uomo scivolasse e cadesse su una lastra di ghiaccio, e noi potessimo osservare l'incidente dalla finestra prima degli altri testimoni in strada.
In pratica, una visione di eventi futuri non ancora accaduti. Con buona pace di quanti escludono, spesso con certezze degne di un dogma di fede, a priori la validità di fenomeni paranormali quali la precognizione semplicemente perché “è impossibile” (nello stesso modo e con lo stesso tono con cui un secolo fa venne definito scientificamente IMPOSSIBILE che un oggetto più pesante dell’aria fosse in grado di volare… poco tempo prima dei primo voli dei fratelli Wright...).
Come se volesse limitare la portata della sua stessa scoperta, del resto, lo stesso Wang ha subito aggiunto che, al momento, la straordinaria scoperta appare limitata agli oggetti luminosi. "Questa è una proprietà della luce – ha affermato il ricercatore – che è un oggetto diverso dal mattone, ad esempio", dal momento che la luce è un'onda e non una massa.
Per quanto ricordo dei miei studi di fisica, però, una delle caratteristiche particolari del fotone è quella di essere al tempo stesso onda e/o corpuscolo, ed in base alla fisica quantistica la differenza tra energia e massa è quanto mai sottile e “variabile”… Le prudenti affermazioni di Wang non chiudono affatto la porta a sviluppi futuri in grado di relativizzare ulteriormente la visione della realtà ordinaria, in una modalità analoga per esempio a quella sciamanica, che insegna a viaggiare coscientemente tra piani paralleli dell’esistenza, caratterizzati da leggi e regole diverse tra loro...
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Non aver paura di crescere è benessere
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