Ratificato e tradotto in legge in Italia l’accordo internazionale sulla conservazione dei cetacei, noto con la sigla di ACCOBAMS. L’accordo fu prospettato nella Convenzione di Bonn del 1979 e siglato a Monaco nel 1996 da 32 paesi che si affacciano sul Mediterraneo, Mar Nero e zone Atlantiche contigue.
L’accordo prevede la tutela per 21 specie tra odontoceti e misticeti, attività di ricerca e monitoraggio al fine di valutare la presenza dei cetacei e gli effetti dell’impatto antropico sulle popolazioni presenti, nonché la regolamentazione delle attività di pesca e attenzione alle aree di particolare interesse cetologico.
Parole complicate per dire che i delfini ed altre meravigliose specie simili a loro da oggi sono maggiormente tutelate.
Strano destino quello dei cetacei. Amati ed ammirati da mass media e popolazioni di tutto il mondo, da tutti esaltati per la loro intelligenza e per la loro sensibilità, finiscono poi per essere tra gli animali meno tutelati e rispettati del globo.
I delfinari, infatti, vengono comunemente accettati dalle stesse persone che inorridiscono giustamente di fronte ad eventuali maltrattamenti inflitti agli amati cani. I delfini sembrano divertirsi dentro i delfinari. Saltano, “ridono”. E invece…
E invece, centinaia di delfini e di altri cetacei trascorrono la vita in “gabbie” marine di pochi metri, costretti ad esibirsi davanti ad un pubblico urlante che per un minuto li adora, ma subito dopo li dimentica.
E altre decine di cetacei sono utilizzati per scopi militari, addestrati e sfruttati come kamikaze marini, come messaggeri, come “cose”.
I più sfortunati tra questi sono quelli del Mar Nero. Dalla metà degli anni ’80, infatti, sono stati prelevati la quasi totalità dei delfini russi utilizzati per scopi militari che dopo anni di carriera, sono stati ricollocati nei delfinari di tutto il mondo. Dalla padella alla brace, quindi. Dal 1990, di tutti i tursiopi provenienti dal Mar Nero ed esportati nei delfinari di tutto il mondo ne sopravvive solo il 26%. Alla faccia dei loro “sorrisi”.
Per fortuna, da oggi - grazie alla nuova legge - sarà vietato catturare i cetacei per motivi d’esibizione pubblica. Uno scempio in meno. Nel frattempo, proprio ora, un bambino starà lanciando urla deliziare: lo spettacolo comincia. I delfini entrano sul palco. Ancora sofferenza. 2 euro per i pop corn.
Fonte della notizia, www.animalisti.it
Conoscere la terra che abiti è benessere
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