Quando una pianta inizia a crescere lo fa in modo perfetto ed uniforme. Le prime foglie e i primi germogli sono identici a quelli d’ogni pianta della stessa specie; gradualmente, però, le condizioni esterne, o la sua stessa natura, distorceranno e condizioneranno quella crescita che nel tempo diverrà unica e differente da qualsiasi altra pianta. L’albero potrà quindi divenire asimmetrico, dritto, malformato, riccamente frondoso o crescere a ridosso di un muro….
Nello stesso modo gli esseri umani, pur nascendo apparentemente uguali, nel corso della loro esistenza si differenziano l’uno dall’altro grazie a caratteristiche personali innate o alle esperienze che ne forgiano il soma della vita. Tuttavia, mentre una pianta non può darsi una nuova forma, un uomo può modificare il modello psicologico della sua vita.
Partendo da questa concezione, Edward Bach considera l’uomo un essere composto da diversi livelli, o corpi, di cui quello fisico è l’espressione più esplicita, animato e controllato dal corpo psicologico inteso come insieme di pensieri e di emozioni che formano la nostra personalità. I disturbi fisici divengono, così, un modo per esprimere le difficili condizioni psicologiche, che spesso attanagliano la nostra esistenza, più particolarmente costituiscono il risultato di una disarmonia tra la mente ed il corpo; quando si è sereni e soddisfatti di se stessi e della propria vita, l’individuo godrà di ottima salute; quando invece si verificano conflitti tra le proprie azioni e l’anima, causate da profonde delusioni il corpo invia messaggi d’allarme: malesseri e malanni.
Sulla base di questo concetto Bach è riuscito ad individuare questi disagi interiori, al fine di trovare nel potere guaritore della Natura un rimedio appropriato per ogni caso.
La sua Floriterapia è, quindi, un metodo di cura semplice e naturale che si avvale di alcuni fiori selvatici allo scopo di agire sugli stati emotivi di una persona piuttosto che sulla sua malattia fisica. Il suo approccio rivoluzionario rispetto all’epoca in cui è vissuto, consiste nel rivolgersi “Al paziente e non alla malattia”; non importa, dunque, quale sofferenza fisica affligga la persona perché la prima causa cui si riconduce è sempre uno squilibrio nella psiche. I fiori, pertanto, armonizzano ed equilibrano la personalità contrastando stati quali l’irritazione, le paure e il senso di colpa: vere cause della malattia e dell’infelicità.
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