E la cosa è ancor più grave quando si parla di terapie: far leva sul bisogno di persone malate, che cercano assistenza, è un comportamento che credo si commenti da sé.
Questo non vuole assolutamente dire che in quest'ambito non ci siano moltissimi operatori, moltissime tecniche serie; il fatto è che, troppo spesso, chi lavora seriamente non è chi finisce sotto la ribalta dei riflettori, dei Mass media, non è chi ha montagna di soldi da investire in pubblicità su giornali o altro.
Il modo più semplice per districarsi in questa giungla è esattamente quello che accennavo all'inizio: chiedere, pretendere di conoscere esattamente il percorso formativo di chiunque si proponga come insegnante o terapeuta. Del resto, questo atteggiamento mi sembra fondamentale in qualunque settore della propria vita.
Nelle discipline tradizionali, questo concetto viene espresso con il nome di lignaggio. Maestri, dispensatori di saggezza, terapeuti sono ben orgogliosi di comunicare a chi si rivolge loro tutti gli anelli di connessione con la fonte del loro insegnamento. Quando invece ci si trova di fronte a qualcuno che rifiuta di identificare chiaramente quale percorso formativo abbia seguito, quali scuole, quali training abbia completato, o, peggio ancora, rifiuta di fornire prove di quanto afferma, è nel 99% dei casi qualcuno che non ha assolutamente niente da dire. Non esiste motivo per giustificare queste reticenze, salvo la possibilità di essersi inventato il proprio lignaggio. È diritto di chiunque si accosti ad una disciplina, specialmente nel momento in cui spende dei soldi, pretendere la massima chiarezza da parte di chi si propone come esperto.
Per fare un esempio, nel mondo del Reiki, mi è capitato spesso di incontrare persone che avevano ricevuto l'attivazione da maestri che sostenevano di avere dimenticato il nome del master che li aveva preparati. Mi sembra una frase che si commenta da sé, in quanto il lavoro di preparazione di un Reiki master dura un minimo di un anno, e di fronte ad una dimenticanza del genere ci possono essere solo due interpretazioni, entrambe sufficienti per scoraggiare di rivolgersi a questo tipo di figure: la prima è che non abbiano assolutamente compiuto questo training, la seconda è che soffrono di un Alzheimer precoce che li ha portati a dimenticare tutto il loro passato, ed anche in questo caso non hanno certo granché da propone.
Ancora una volta, questo articolo vuole essere una proposta di confronto, di discussione, per cui se avete esperienze da condividere, domande da fare, un vissuto personale da portare alla conoscenza di altri questa rubrica è aperta per ospitarvi.
Per informazioni sulle attività dell'Associazione Pachamama, consultare il sito web.tiscali.it/pachamama, scrivere a pachamama@inwind.it o telefonare al 069032785 o al 3387255800.
Non aver paura di crescere è benessere
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