Nell’apprezzare l’uomo, con le sue mille sfaccettature e nell’immaginarlo immerso in una Natura feconda e benigna, ricca di fiori d’ogni specie, ci siamo chiesti se, a distanza di quasi settant’anni dalla sua scomparsa, davvero ancora qualcuno, nel realizzare i cosiddetti “Fiori di Bach”, fosse rimasto fedele al pensiero originario del suo fondatore… E’ iniziato così il nostro articolato viaggio attraverso le molteplici proposte in commercio e, tra i flaconcini in bella mostra, abbiamo sbirciato dietro le quinte alla ricerca di un ideale discepolo di Bach nel quale individuare non solo l’essenza floriterapica, ma anche l’essenza umana…
L’incontro con Paolo Marchiori, Presidente del Flowers Club, Associazione Internazionale di Floriterapia e di Medicina Naturale, è avvenuto al Sana di Bologna ed è lì che, sollecitato dalle nostre domande, abbiamo scorto il profondo attaccamento di Paolo al suo ideale maestro.
Tutto ebbe inizio nel 1990 ad Autrans in Francia, dove i vari discepoli del dottor Bach si riunirono in occasione del 1°.
Paolo vi partecipò, a sua volta mosso dal bisogno di allargare i suoi interessi già orientati alla tutela della salute e del benessere in senso lato; non a caso egli dirigeva dal 1987 un’azienda di ionizzatori e depuratori d’aria, la Natur, che rispecchiava l’intento ecologico e salutistico insito in Paolo sin dall’infanzia.
L’evento francese sancì per lui l’inizio di una nuova, entusiasmante avventura che lo spinse alla riscoperta del vero insegnamento del dott. Edward Bach. Da allora la Natur, ora Spiritual Remedies, è diventata fedele portavoce dell’originale metodo Bach ed un preciso riferimento internazionale per coloro che desiderano risalire alle autentiche radici della Floriterapia, così come l’ha intesa il suo fondatore.
Attingendo agli insegnamenti contenuti nei libri pubblicati da Bach stesso e da Nora Weeks ed agli scritti inediti di Bach, proposti da Julian Barnard della Healing Herbs, Paolo ha improntato sin dall’inizio l’azienda, ora condotta dalla famiglia Marchiori, al più assoluto rigore ed oggi lamenta la superficialità con la quale alcune imprese italiane e straniere realizzano i propri prodotti, discostandosi per fini commerciali dalla tradizionale matrice ideologica.
|
|