Tra le sue numerose funzioni, tuttavia, quella che ne ha particolarmente determinato il successo è senza dubbio la capacità energizzante dimostrata da alcune ricerche secondo le quali il Ginseng migliora l’ossigenazione corporea, favorendo la resistenza fisica e mentale. Per tale ragione questa pianta viene particolarmente usata come integratore dietetico da sportivi, militari e studenti che lo utilizzano per migliorare concentrazione e memoria. Va tuttavia sottolineato che nella Medicina Cinese, in cui è fondamentale la personalizzazione della cura, la somministrazione del Ginseng viene stabilita in relazione al tipo di paziente. Sarebbe opportuno adottare lo stesso criterio anche in Occidente evitando di assumere i suoi estratti senza le necessarie conoscenze o senza il parere di un esperto; in determinate circostanze, infatti, l’uso di questa radice può avere numerose controindicazioni. L’assunzione prolungata di prodotti a base di Ginseng, soprattutto se in dosi elevate e se associata ad altri stimolanti del sistema nervoso centrale (come ad esempio la caffeina), può comportare infatti tachicardia, insonnia, nervosismo, tremori agli arti, eruzioni cutanee e diarrea.
Molte persone, peraltro, pensano che si sentiranno meglio se assumono Ginseng più volte nell’arco della giornata, ma così non è: come ogni prodotto preso in eccesso può causare problemi, anche il Ginseng va assunto nelle dosi consigliate. Per evitare inoltre un’eccessiva stimolazione del sistema nervoso centrale è consigliabile ricorrere all’uso del Ginseng al mattino o subito dopo pranzo. Il prodotto, generalmente, non va somministrato ai bambini di età inferiore ai 12 anni e alle donne in gravidanza.
Va comunque ricordato che il Ginseng non dà alcun tipo di assuefazione ed aiuta il nostro fisico a superare nel miglior modo le varie fasi della vita, fino alla tarda età.
Generalmente quando si parla di Ginseng ci si riferisce a quello coreano, ma ne esistono sei diverse specie appartenenti alla famiglia delle Araliacee: Panax Ginseng C.A. Meyer (Corea); Panax Quinquefollium L. (Nord America); Panax NotoGinseng (Cina); Panax Trifolius L. (Nordest America); Panax PseudiGinseng (Nepal e Nordest dell’Himalaya); Panax Jacoponicus (Giappone); Panax Elegantion (Sud del Tibet e Sudest della Cina). Tra queste le più diffuse sono il Panax Quinquefolium L., più comune nel territorio nordamericano il Panax Ginseng C.A. Meyer, il più usato nel mondo Occidentale coltivato principalmente in Corea grazie alle condizioni climatiche del suo territorio, ideali per la crescita. Il Ginseng coreano è spesso considerato migliore grazie alle maggiori proprietà nutritive, contenute nelle sue saponine, composti di origine vegetale tra i più efficaci, chiamati ginsenosidi e presenti nel Ginseng coreano in quantità maggiore (otre 22%) che in quello americano (13%) e cinese (14%).
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