Altre leggende legate all’Albero di Natale sono meno “positive”: si narra che Nimrod, nipote di Cam, figlio di Noè, edificò la torre di Babele e fu così perverso da sposare la propria madre. Alla sua morte, questa volle preservare la memoria del figlio convincendo il popolo babilonese che ogni anno, il 25 dicembre, Nimrod appariva sotto forma di albero sempreverde (l’Abete) e doveva essere onorato con molti doni. Col passare dei secoli, la tradizione trasformò Nimrod in un falso Messia, e l’immagine sua e di sua madre furono venerate. Ovviamente non stiamo parlando della sacra famiglia, ma di una coppia di fattezze simili il cui nome varia nelle diverse culture: Iside ed Osiride in Egitto, Cibele e Attis in Asia, Forturla e Giove fanciullo nella Roma pagana.
Altre tradizioni ancora non sono legate ad alcuna religione o culto in particolare: secondo una tradizione celtica, dal solstizio d’inverno fino al 6 gennaio veniva fatto bruciare un ceppo di Quercia (simbolo dell’anno passato) che avrebbe dato vita ai giorni luminosi (le scintille) del nuovo anno, mentre la cenere veniva sparsa sui campi per propiziare il raccolto.
La Quercia si è tramutata in Abete: una storia racconta che un bambino si fosse perso nel bosco in cerca del ceppo di Quercia. Disperato, vide un albero ancora verde e vi si rifugiò sotto per passare la notte. L’Abete, intenerito, lo cinse con i suoi rami e lo protesse dal freddo. La mattina dopo, i genitori del bambino lo cercarono nel bosco e, quando uscì dal suo nascondiglio sano e salvo, videro l’abete tutto coperto di festoni di neve e ghiaccioli, e decisero che ne avrebbero conservato memoria nella presente e nelle future generazioni. Da quel giorno, gli Abeti delle foreste hanno rami pendenti verso il basso.
Le tradizioni legate all’Albero di Natale sono dunque molto diverse. Comunque sia, a parte la storia babilonese di Nimrod e poche altre, esso simboleggia sempre qualcosa di positivo, una speranza fattasi sostanza reale.
Che siate credenti o meno, tutte queste tradizioni affondano le proprie radici in un albero sempreverde, che non muore. Nessuna celebra il taglio dell’albero per poi poterlo abbellire. Solo ciò che è già morto viene distrutto (il ceppo). Non si può celebrare la vita provocando una lenta morte. Quindi, festeggiate con il vostro magnifico Albero di Natale, ma date un senso alla tradizione, comprate un albero sintetico…e riempitelo di lucette brillanti e pacchetti colorati!
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