HOME 
CURA DEL CORPO - CURA DELLO SPIRITO - CURA DEL PIANETA - ALIMENTAZIONE - MODA - ESTETICA - VIAGGI - CORSI E SEMINARI - FIERE E CONGRESSI
 VIDEO 
L'ORTO BOTANICO - 100 PAROLE SU - NON SOLO RECENSIONI - GUARIGIONE COME CRESCITA - ANGOLO DELLA PSICOLOGA -DOSSIER-
per Titolo/Descrizione/Autore Contenuto Articoli
ARCHIVIO 

 
Pagina 2 di 2
UN INTERVENTO A SCOPO PREVENTIVO

Vediamo adesso in che modo è possibile intervenire a scopo preventivo e quali sostanze naturali si prestano per le loro peculiarità a reintegrare e a supportare la carenza di Silicio nell’organismo.

Tra queste, l’Equiseto (Equisetum arvense L) è una vera e propria miniera di Silicio. Le sue ceneri ne contengono fino al 90%; conosciuto in fitoterapia per le sue proprietà diuretico-depurative, emostatiche, rimineralizzanti, veniva prescritto sia ai pazienti tubercolotici che agli anemici e ai convalescenti.
Alcuni autori lo consideravano addirittura insostituibile e Galeno affermava che era adatto a cicatrizzare anche le ferite più gravi.

Plinio, a sua volta, notò che «arrestava il sanguinamento dal naso, induceva la minzione e curava le ulcere»; inoltre ne raccomandava il consumo, in forma di insalata di giovani germogli, quale rivitalizzante.
La quantità di Silicio, comunque, varia notevolmente a seconda della specie cui appartiene la pianta. E’ elevata nelle graminacee (ad eccezione del mais), le cui ceneri contengono dal 30 al 60% di SI02, ed è bassa nelle piante contenenti calcio (leguminose) e composti di potassio (patate).
Un’altra pianta ricca di Silicio sono il bambù ed il salice che, ricco di salicina, esplica una spiccata azione antinfiammatoria.


Si spiega, così, il relativo successo in campo terapeutico di prodotti a base di Silicio. I laboratori che si occupano dei suoi derivati, dopo anni di ricerche, hanno selezionato una gamma di composti a base di Silicio che sono altamente assimilabili e che presentano un notevole potere antiossidante oltre ad una significativa biodisponibilità Il monometil silanetriolo (silanol o silicio organico), per esempio, è la forma più conosciuta ed utilizzata di silicio organico in medicina.
Duffaut e il Dr. Janet furono i primi, negli anni ’60, a studiare le proprietà dei silanoli (derivati organici del Silicio, molto ricchi di questo minerale, altamente stabili e ben tollerati a livello cutaneo) i quali sono solubili in acqua, atossici e facilmente assimilati dall’organismo; ristrutturano il collagene e le fibre di elastina, hanno la caratteristica di attraversare l’epidermide ed il derma e di raggiungere la struttura generale del corpo e, infine, possono far da carrier a molecole tradizionalmente utilizzate in terapia, la cui efficacia viene così aumentata.

Louis Pasteur conosceva già il ruolo essenziale del Silicio poi confermato dai lavori di molti scienziati e ricercatori anche recentemente. Alla luce delle tante esperienze, è stato ormai ampiamente dimostrato il suo coinvolgimento quale elemento fondamentale in tutta la struttura di supporto dell’organismo.

Il Silicio, peraltro, è un protettore di macromolecole, quali l’elastina e il collagene, e si ritiene che rivesta un ruolo fondamentale nel processo di reticolazione delle fibre di collagene e nella formazione delle ossa, delle quali favorisce il processo di mineralizzazione; non ultimo, il Silicio è anche coinvolto nel metabolismo cellulare. In forma di silanoli, infine, sembra che possa contrastare la perossidazione lipidica agendo come inibitore dei radicali.

Il Dott. A. Charnot, direttore della ricerca medica in Marocco, ha studiato per diversi anni alcuni pazienti anziani che soffrivano di disordini ostinati e dolorosi dello scheletro e dei muscoli, della sindrome di Paget, nonché di sciatiche persistenti di origine indeterminata. Charnot scoprì che, fornendo un supplemento di gel di Silicio per massaggi, “per uso esterno”, le zone sclerotizzate tendono a scomparire, mentre quelle decalcificate hanno la tendenza a ricalcificarsi entro 3-6 mesi, favorendo anche un importante miglioramento del movimento articolare ed una marcata diminuzione del dolore nella maggioranza dei casi.

Il Silicio, in sostanza, è dunque un potente alleato naturale in grado di ristabilire gli equilibri alterati, ridonando mobilità agli arti e una speranza per il futuro di coloro che sono afflitti da queste patologie.


(30/04/2007) - SCRIVI ALL'AUTORE


Prendersi cura del proprio corpo è benessere

1 | 2
  
 
  invia articolo per e-mail stampa l'articolo