mogli, quella di adesso è giovane, poco più di sessant’anni. Vede, tutto torna al primo concetto: vivere fra la gente e in armonia>>.
Chiedo: ma quando arriva un dolore o una malattia?
<<Se lei ha un mal di testa, fa di tutto per farselo passare, prende una medicina, va da un dottore. E questo perché è così occupato con il suo lavoro, sa che il tempo è prezioso, non può essere sprecato da un mal di denti o un mal di testa. Io invece, e così tanti miei amici e parenti, quando arriva un mal di testa o di denti o un dolore alle ossa, smetto di lavorare, mi sistemo davanti al fuoco se fa freddo o sotto una pianta se fa caldo. E lascio che il male passi. Un dolore? Anche in questo caso basta aspettare. Passa anche il dolore. E la gente che ti circonda fa di tutto per aiutarti a farlo passare. Ma se si va d’accordo, perché dovrebbero arrivare i dolori?>>.
Fin qui il vecchio… ma non basta, occorre la vera ricetta.
Non è stato facile mettere insieme la “ricetta dell’eterna giovinezza”, quella che da molti anni applicano i grandi vegliardi che vivono sulle montagne del Caucaso o in qualche area dell’Ucraina. Ma alla fine la ricetta è stata varata, con la supervisione degli esperti dell’Istituto di Geriatria e Gerontologia di Kiev.
E’ una ricetta formata da una serie di regole che, per dare risultati, dovrebbero essere inserite, come fanno i grandi vegliardi, in una vita serena che non insegue grandi ambizioni:
1 - prendere la vita così come viene;
2 - amare il proprio lavoro;
3 - lavorare in misura giusta dando ampio spazio al riposo;
4 - vivere in una famiglia numerosa, cioè fare in modo che i figli e i nipoti, anche se sposati, non vadano a vivere in un altro villaggio;
5 - non cambiare mai zona di residenza, rimanendo sempre nel villaggio dove si è nati;
6 - fare il possibile per abitare in campagna, comunque non scegliere mai la città;
7 - non fumare;
8 - usare molta attenzione con il sale a tavola: meglio un piatto sciapito piuttosto che salato;
9 - mangiare poca carne, molto pesce, latte e legumi;
10- condire sempre con olio d’oliva;
11- non mangiare mai solo una volta al giorno, ma neppure quattro volte; solamente tre: al mattino, a mezzogiorno e alla sera;
12- ogni tanto mettersi a ballare, partecipare a una festa, cantare in gruppo, e ogni giorno camminare senza però arrivare al momento della stanchezza;
13- parlare sempre con la gente, raccontare e soprattutto ascoltare le storie degli altri;
14- se si avverte un dolore, mettersi a letto o davanti al fuoco se è inverno, o sotto un albero d’estate, e lasciare che passi; dopo un po’ il dolore certamente cesserà senza bisogno del medico;
15- fare l’amore è bello: ma attenti, molto amore stanca, poco amore eccita troppo;
16- dormire il giusto per ridare energia al corpo e alla mente: una giusta misura è rappresentata dalle 7-8 ore;
17- dormire anche nel pomeriggio, senza mai superare l’ora e mezzo;
18- bere vino, ma solo durante i pasti, e mai liquori;
19- essere orgogliosi del proprio lavoro, anche se umile e svolto nei campi o se consiste nel governo delle bestie; però non esagerare mai con le ambizioni;
20- avere sempre una grande cura del proprio corpo e cioè prestare molta attenzione all’igiene.
Queste regole valgono sia per l’uomo sia per la donna: per quest’ultima c’è una sola variante, il dormire, che non deve mai superare le cinque ore.
<<Perché il tempo deve essere dedicato alla casa e non al sonno>>, dice un vecchio.
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