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Si è provato quindi, con il TNT, il tessuto – non - tessuto, formato da pellicola di chitina, materiale che, però, procurava pressione dall’esterno e perdeva molto presto l’aderenza al tessuto cutaneo, rendendo assai poco efficace l’azione della chitina, di cui era formato. Se poteva essere utile in casi lievi, tanto quanto la pomata, per il resto risultava essere di maggior efficacia la seconda.

Sarebbe stato un peccato non potere usufruire delle proprietà terapeutiche naturali della chitina, ma continui sforzi e ricerche in tal senso hanno permesso di trovare una prima soluzione: la chitina in fiocchi.

Con maggior precisione, si tratta di ridurre la chitina in forma di compresse di ovatta di fibre molto sottili, lunga 50mm. La compressa possiede uno spessore uguale,50 mm, con lati di 5x10cm. In tale forma fisica la chitina risulta uno dei migliori prodotti terapeutici da utilizzare nel caso, appunto, di ulcere cutanee, ustioni di 1° e 2° grado e piaghe da decubito.

Ma perché?Quali sono le proprietà che le permettono di essere più efficace di una pomata tradizionale o della sua forma in TNT (tessuto – non –tessuto)?

Prima di tutto possiede un’ottima elasticità, non si rompe e non si fonde facilmente, compromettendo la cura, ma, una volta applicata sulla parte lesa, si stacca solo a guarigione avvenuta.

Qundi, è di facile applicazione, garantisce una buona protezione della ferita, sempre preda delle peggiori infezioni da batteri, grazie anche alla sua capacità di assorbimento dell’essudato, che, a sua volta, coadiuva la granulazione e la riformazione della pelle.

Questo materiale, inoltre, dissolve facilmente la parte necrotica, risolvendo facilmente la necrosi dei tessuti lesi. Mantenendo una giusta umidità, grazie alla sua proprietà di assorbimento dell’acqua fino a tre volte il suo peso, è in grado di offrire un’idratazione equilibrata e ottenere, di conseguenza, un’ottimizzazione del processo di guarigione della superficie cutanea.

Rilevante, inoltre, è la sua capacità di aderire con efficacia anche su parti mobili del corpo, come nel caso di articolazioni.

Al momento non sono ancora stati rilevati effetti collaterali.

La natura sembra abbia provveduto alla soddisfazione di una buona dose di bisogni, senza, da parte sua, essere privata di “quasi” nulla, infatti, nell’ambito di tali ricerche e uso terapeutico, viene utilizzata solo chitina che deriva da carapace di granchio, scartato dal settore alimentare.

La natura è infinita, la ricerca continua……


(07/04/2006) - SCRIVI ALL'AUTORE


Prendersi cura del proprio corpo è benessere

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