Gli ultimi tre giorni sono dedicati a “coagulare”, come avviene in un processo alchemico, quanto è rimasto dalla fase di “dissoluzione” e di pulizia interiore, consapevolizzando le informazioni su se stessi partendo da un punto di vista completamente nuovo che non è più indotto dall’esterno ma parte dal proprio sentire.
In questa fase si fa anche esperienza concreta di come sia possibile trascendere i limiti del corpo rimanendo in contatto con la parte coscienziale, che è intangibile e supera ogni condizionamento. Ciò rappresenta anche una grossa spinta per accrescere la fiducia in se stessi e nelle proprie capacità.
La metodologia adottata nella One Experience© per raggiungere questi obiettivi si basa sul disimparare, piuttosto che l’imparare, lasciare andare piuttosto che trattenere, sostituire vecchi punti di vista su se stessi e sulla vita con nuovi punti di vista più congruenti agli obiettivi di vita del proprio presente storico, attraverso un processo di autoconsapevolezza costante.
Il training, soprattutto nei primi tre giorni, si sviluppa nel modo in cui evolve la Vita in un flusso spontaneo di eventi, sia negativi che positivi.
Nella One Experience© si usano molte tecniche diverse, tra le quali alcune provengono dalle forme più avanzate della psicologia americana: visualizzazioni guidate, psicodrammi, bonding, trance dance, tecniche di incontro/confronto che derivano dall’approccio terapeutico di Carl Rogers e Fritz Perls, tecniche che derivano dall’approccio transpersonale di Abraham Ma slow ecc..
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