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La Caccia all’anima é un “viaggio” rituale nel quale si viene dapprima guidati ad incontrare il proprio animale di potere, archetipo delle forze naturali, che ci accompagnerà nella nostra ricerca, novello Virgilio, per aiutarci ad imparare a muoverci nella dimensione parallela nella quale ci troviamo; dopo di che, andiamo a cercare la parte d’anima che si era allontanata in seguito al trauma, e la invitiamo con dolcezza a “tornare a casa”; per farlo dobbiamo però rassicurarla, ossia prometterle che non rivivrà più l'esperienza traumatica che ne ha causato la dipartita.

E’ una tecnica semplice, non appena viene appresa, ed é una sensazione indimenticabile la prima volta che si sente una di tali parti d’anima “rientrare”: si percepisce realmente una forma di reintegrazione, di recupero, e se ne esce arricchiti interiormente. Parti del nostro bambino magico, dell'adolescente interiore rientrano a far parte di noi. Gli antropologi ci insegnano che come razza umana cresciamo fino ad un’età compresa tra i sedici e i diciassette anni, dopo di che iniziamo ad invecchiare, ossia il processo di maturazione si inceppa, si cristallizza; gli sciamani ci sosterrebbero che ciò avviene a causa di perdita di troppi pezzi della nostra anima, che fanno sì che non siamo più individui completi, ma solo frammenti della nostra interezza originaria. Il lavoro dello sciamanesimo ci offre la possibilità di riprendere questo processo di crescita interrotto, indipendentemente dalla nostra età fisica, e di vivere ogni istante della nostra esistenza nella sua pienezza.

Non si tratta solo di autosuggestione, poiché quando si vive questo tipo di esperienza immediatamente “succede qualcosa” : problemi sessuali, relazionali, affettivi si dissolvono in un’interezza che cresce ogni volta che nuovi pezzi di anima vengono “riportati a casa”.

La tecnica della Caccia all'anima non può venir compresa e spiegata a fondo partendo solo da un punto di vista razionale, da “emisfero sinistro”: é un’esperienza da vivere in prima persona, e da valutare a livelli più profondi del nostro essere. Spesso si entra in contatto con parti del bimbo o adolescente interiore in un’espansione della propria sfera esperienziale.

Il concetto di realtà parallele é oggi appannaggio quasi esclusivo degli scrittori di fantascienza o degli studiosi della fisica e della matematica, per i quali ipotizzare un universo multidimensionale é il solo modo per comprendere una realtà altrimenti incomprensibile. Tale concetto era invece perfettamente normale nella dimensione dello sciamano, per il quale la realtà nella quale viviamo nella condizione di veglia non é che una piccola parte di ciò che realmente esiste. Del resto, già negli anni ’60 molti ricercatori statunitensi erano arrivati ad affermare, grazie ad esperienze sugli stati alterati di coscienza, che il nostro cervello non é altro che una “valvola riduttrice” che filtra la massa sterminata di informazioni che sensi fisici e percezioni paranormali ci inviano. Celebre l’esperienza di quella popolazione isolana che letteralmente non era in grado di vedere le navi dei conquistadores spagnoli, poiché non possedevano la categoria mentale capace di identificarle.

La discriminante tra esperienze reali e giochi dell’autosuggestione, a questo punto può diventare molto sottile, ma non per questo meno valida: le prime funzionano realmente. Tecniche come la Caccia all’anima vanno per prima cosa vissute e sperimentate in prima persona, e solo in un secondo momento valutate, dai risultati che consentono – o meno - di acquisire.

Parlavo anche di un aspetto rituale: oltre alla dimensione terapeutica, che spesso attrae in maniera invitante noi Occidentali così vittime di stress e malattie psicosomatiche, la Caccia all’anima é nata soprattutto come esperienza rituale, vero e proprio viaggio iniziatico di ricerca. Fiabe, leggende, miti di tutto il mondo ci descrivono l’"eroe" che si avventura in una “selva oscura” alla ricerca del Graal, di un talismano, di una principessa o di altri simboli della Verità e della Tradizione. La Caccia all’anima costituisce un’opportunità di vivere in prima persona un tale viaggio, senza bisogno di vagabondaggi verso luoghi esotici, ma nella propria interiorità. Spesso la voglia di viaggiare, di recarsi in posti lontani, risponde ad un’imprecisata esigenza di ricerca di “qualcosa” che vada al di là di un’esistenza quotidiana spesso banale e banalizzata; gli sciamani ci insegnano che il vero “viaggio”, la vera avventura non é mai esterna ma interiore, alla ricerca di un’interezza perduta e spesso ricordata con nostalgia.


Per informazioni sui seminari di Caccia all'Anima e sulle altre attività dell'Associazione Pachamama, consultare il sito www.sciamanesimo.eu, scrivere a segreteria@sciamanesimo.eu o telefonare al 069032785 o al 3387255800.


(20/09/2007) - SCRIVI ALL'AUTORE


Non aver paura di crescere è benessere

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