5)quelle che ti “zottano” il vestito che stavi per comprare: anche questa è una specialità femminile. Tu sei lì che contempli l’abito dei tuoi sogni, ultimo capo rimasto nel negozio, e mentre allunghi la mano senti il classico suono emesso dal braccio più veloce del west: “Zot!”, e di fronte a te non c’è che una stampella vuota. Clint Eastwood e John Wayne al loro confronto sono dei dilettanti;
6)quelli che ti scavalcano per “bedgiare” a tutta velocità: non credo di essere proprio un bradipo, tuttavia quella manciata di secondi in cui estraggo il badge aziendale per timbrare l’ingresso risulta insopportabile a molti. Non ho ancora infilato la mano nella borsa che già un paio di colleghi mi hanno scavalcata per bedgiare a tutta velocità: ma perchè hanno tanta fretta di cominciare a lavorare?
7)quelli che inchiodano per lasciarti attraversare sulle strisce: non ho ancora capito se sono dei sadici che godono nel farti rischiare l’infarto mentre vedi il loro parafango anteriore praticamente incollato alla tuo polpaccio o se solo all’ultimo resistono alla tentazione di arrotarti per evitare la frenata e arrivare un minuto prima a destinazione;
8)quelli che ti insultano perchè sei arrivato con tre minuti di ritardo al cine: sembra che il leggero spostamento delle ginocchia al quale li costringe il tuo passaggio sia per loro intollerabile, o forse lo è la perdita di circa due fotogrammi del film. Ma insomma, è sabato, siete al cinema, rilassatevi!
9)le vecchine che ti passano avanti al mercato: la cosa paradossale è che in tutto il resto della giornata probabilmente non hanno niente da fare, ma per loro passarti avanti mentre fai la spesa è una questione di principio e l’abilità con cui riescono nell’intento è direttamente proporzionale agli anni di esercizio: inutile ribellarsi, è una battaglia persa in partenza;
10)quelli che se la prendono con i bambini: non sto parlando di bambini veramente maleducati o teppisti in miniatura, ma di semplici, innocenti, allegri, simpatici bambini. Quelli che li riprendono e brontolano accigliati vedendoli giocare devono farci rabbia o solo pena?
La reattività personale a questo tipo di sgradevoli comportamenti cresce quanto più è elevato il proprio livello di acidità al momento in cui si manifestano: quanto più nelle nostre vene scorre sangue misto a succo di limone acerbo, tanto più saremo pronti a rendere pan per focaccia al malcapitato nevrotico di turno.
Ad esempio il mio PH passa allo stato acido puro quando, lungo il marciapiede della via dove abito, tappezzato da motorini e moto parcheggiate, un motociclista monta in sella e sgasa a tutto spiano ad altezza apparato respiratorio di mio figlio. A quel punto l’istinto di neo vecchia zitella acida prende il sopravvento e rivolgo al disgraziato ogni sorta di contumelie; dato poi che posseggo un fantastico ombrello con testina d’oca al posto del manico – sfortunatamente non ancora in osso o argento, posso migliorare – solo la buona sorte ha evitato agli incauti centauri di essere colpiti ripetutamente con il suddetto oggetto, secondo lo stereotipo classico, dato che gli incresciosi episodi non sono finora accaduti in giorni di pioggia.
Eccomi dunque ben avviata nella gloriosa carriera di zitella attempata e non è da escludere che ben presto possa anch’io cimentarmi in significative esplosioni di isterismo metropolitano. Senza contare le simpatiche prospettive per il pensionamento: volete mettere il divertimento che si prova a fare lo sgambetto ai passanti con il bastone mentre si chiacchiera amenamente al parco pubblico?
|
|