Forse pochi ne sono a conoscenza, ma dall’agosto 2006 finalmente anche i produttori di apparati elettronici sono sotto stretto controllo. L’operato di quattordici industrie potentissime viene infatti messo in esame ogni tre mesi e i risultati emersi pubblicati da quella che Greenpeace ha chiamato “Guida ad un’Elettronica più ecologica”.
Grandi colossi, quali Nokia, Dell, HP, Sony, etc. hanno un fortissimo impatto non solo economico ma soprattutto ambientale sul nostro mondo. Gli apparecchi elettronici sono oramai presenti in quasi ogni casa. Sempre più accessibili, i televisori, PC, telefonini, vengono acquistati e poi dimessi con una facilità sorprendente. Pochi sono però coloro i quali si informano su come e dove debbono gettarli. Alle volte seppure informandosi sono le stesse case produttrici che non sanno dare una risposta esaustiva in ambito di riciclaggio. Ed ecco che vengono abbandonati al ciglio di una strada, procurando danni ambientali inimmaginabili.
I vecchi ed anche alcuni nuovi apparecchi sono difatti costruiti con elementi altamente nocivi sia per la nostra salute che per l’ambiente che ci circonda. PVC e BFR, rispettivamente la sigla per il Vinile e per il Bromo, sono ad esempio composti chimici, chiaramente al massimo grado inquinanti, che si ritrovano nell’elettronica sia del semplice telefonino che del più complesso frigorifero.
Per ovviare a questa dilagante epidemia, Greenpeace ha pensato di controllare severamente l’operato dei grandi produttori di apparecchi elettronici e per fare ciò ha inventato la suddetta guida che funziona mediante una carta punti. Questi ultimi si ottengono in base a dei criteri che servono a giudicare e quindi a classificare le aziende, da un punteggio minimo di 0 ad un massimo di 10. Per esempio un’efficace politica chimica basata sulla precauzione e volta ad identificare le sostanze problematiche al fine di sostituirle o una politica responsabile del recupero e riciclo anche nei paesi, seppur lontani, dove i propri apparecchi vengono venduti, ottengono sicuramente dei punteggi positivi.
Questa carta ha sostanzialmente lo scopo di mostrare quale tra le più importanti compagnie di elettronica sta facendo il più possibile per rimuovere le sostanze chimiche tossiche dai loro prodotti e quale sta avviando una efficace politica di riciclaggio. I problemi principali in ambito ecologico sono difatti due e strettamente collegati tra loro. L’uso di prodotti chimici tossici negli apparecchi ostacola difatti un’efficace e sicuro riuso o smantellamento di questi. Riducendo o eliminandone l’utilizzo si diminuisce l’inquinamento e si ottiene un riciclo più sano, facile ed economico.
In base alle dichiarazioni e le informazioni fornite dai singoli produttori e in base alle ricerche svolte da Greenpeace, al primo posto della classifica si trova la compagnia Nokia, che con un punteggio di 8 su 10 è al momento la più sensibile alla problematiche ecologiche. Questa grande casa ha difatti eliminato completamente i PVC dai nuovi modelli di cellulari e si sta fortemente impegnando per quanto riguarda il BFR. Inoltre è impegnata in una forte politica di informazione verso i propri clienti e di recupero soprattutto in America Latina e in Africa del Nord e del Sud.
|
|