Da circa due anni sto sperimentando l’effetto di particolari frequenze sonore sulle onde cerebrali e sul comportamento sia nello stato di veglia che in quello di sonno. Dall’uso di suoni che lavorano sulle onde gamma, le più veloci, per ottimizzare ad esempio l’analisi delle informazioni da parte del cervello, all’uso delle onde delta, le più lente, che entrano in azione negli stati di sonno profondo, o negli stati di meditazione.
Durante la fase caratterizzata dalle onde delta, che hanno una frequenza da 0,5 a 4 herz, avvengono tutta una serie di rigenerazioni. Viene, altresì, liberato l’ormone della crescita che è necessario nei processi naturali di guarigione e di riarmonizzazione dell’intera persona.
Ecco perché, tra l’altro, quando la persona sta affrontando un tale processo è indispensabile il sonno profondo.
Lo stato delta è il luogo interiore da cui sorge anche l’intuizione, come processo creativo. Pertanto, esso è efficace anche nello stato di veglia e, se non si pratica abitualmente meditazione, può essere indotto attraverso l’uso di suoni specifici studiati e calibrati per tale motivo.
E’ stato verificato che l’uso di tali suoni porta, nell’individuo sveglio, uno stato di benessere profondo, simile a quello che raggiungono i monaci che praticano meditazione.
Nello stato di sonno, invece, facilitano notevolmente il passaggio verso il sonno profondo. Ecco perché li utilizzo tra le altre cose per aiutare chi ha problemi di insonnia.
Nella pratica clinica, sto sperimentando la loro efficacia sia per accompagnare alcune fasi del processo di crescita personale, sia per rispondere alla specifica richiesta di aiuto contro l’insonnia, il nemico della notte di molte persone.
Utilizzando frequentemente brani che inducono le onde delta si creano nuove connessioni e, quindi, nuove abitudini cerebrale che, dopo un po’ di pratica, autoindurranno lo stato di sonno profondo senza più l’ausilio della musica. I tempi per la creazione di queste nuovi abitudini sono assolutamente soggettivi e dipendono anche dalla motivazione più o meno forte dell’individuo che utilizza questo strumento.
In sostanza, ancora una volta si verifica il fatto che non è necessario ricorrere a tecniche lunghe e molto costose per trasformare il rapporto verso problemi ed abitudini che spesso limitano considerevolmente la qualità della vita: un approccio consapevole e l’impiego degli strumenti adatti, spesso provenienti da culture e saggezze antiche, porta a risultati impensati.
L’unica cosa che non può essere sostituita da alcun strumento è la scelta consapevole di voler prendere in mano la propria vita e risolvere una volta per tutte i propri problemi.
Non aver paura di curare la propria anima è benessere
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