Come ogni anno la piazza era piena di stand posti a cerchio. Quasi uno stonhenge moderno, ognuno attrezzato nel migliore dei modi, esponeva, divulgava e cercava di vendere materiale. C’erano stand commerciali, come Altromercato o la Biottega di Alessio, dove poter assaggiare piatti alternativi alla carne e al pesce e comprare marmellate, spaghetti o biscotti prodotti da fattorie che rispettano non solo la Natura, ma anche il lavoratore.
E dover poter acquistare shampoo, creme, detersivi altamente naturali e non inquinanti oltre a giocattoli stupendamente colorati e sicuri, fatti principalmente di stoffa e legno ecologico. La maggior parte degli stand erano però tenuti da gruppi attivisti, impegnati nella lotta per la salvaguardia degli animali o dei popoli svantaggiati e sfruttati. In prima fila con uno stand colmo di notizie c’erano le ragazze della Lav che esponevano molto chiaramente i nuovi risultati sui metodi sostitutivi alla sperimentazione animale, regalando il libretto dettagliato sulla problematica.
C’erano gli Animalisti Italiani e c’eravamo noi, l’OIPA, l’Organizzazione internazionale nata in Svizzera che mira fortemente a raccogliere firme per bloccare sia a livello nazionale che internazionale ogni tipo di sfruttamento animale. L’eliminazione dell’uso degli animali nei circhi, la mattanza delle foche, la chiusura dei canili lager, la vendita di animali, sono solo alcuni esempi delle lotte da noi affrontate. Un'altra organizzazione che qui vorrei segnalare era quella formata da un gruppo venuto da Napoli, l’Animals Asia Foundation. Unico gruppo attivo in Italia nel salvataggio degli orsi delle fattorie della bile, spiegavano cosa viene fatto a questi poveri animali, chiedendo semplicemente una firma per poter riuscire a far chiudere questi terribili posti e a dare agli orsi animali la libertà.
Per chi non ne fosse a conoscenza, in Asia, soprattutto in Cina e in Vietnam, dove le credenze popolari sono ancora molto forti, si allevano orsi rigorosamente chiusi in gabbie strettissime, ai quali vengono applicati cateteri per sottrarre loro la bile. Il suo uso viene impiegato soprattutto nella Medicina Tradizionale Cinese e nella composizione di prodotti ad uso estetico. L’Animal Asia Foundation ha inoltre aperto dei centri riabilitativi in Asia per curare questi poveri animali una volta salvati.
Un piccolo, ma rumoroso banchetto si faceva inoltre spazio tra i colori e gli odori del banco del pane fresco di Orvieto, era quello delle volontarie dei canili del Lazio. Queste simpatiche ragazze, insieme al vivacissimo cane Teseo, ancora un po’ malconcio ma con la luce negli occhi, cercavano di sensibilizzare le persone verso l’adozione di cani e gatti nei canili. Avevano organizzato una pesca dalla quale ricavare proventi al fine di curare i tanti cani abbandonati.
La festa è durata tutto un giorno, dalle dieci di mattina fino alle nove di sera. Molti sono stati gli intrattenimenti che si sono susseguiti lungo il corso della giornata. Dalla danza del ventre ai balli bretoni e scozzesi, fino alla dimostrazione di ginnastica Tai Chi. Molte sono state le persone che hanno fatto visita alla festa, il cui accesso era rigorosamente gratuito. Bello vedere tante famigliole con bambini e cagnolone al seguito fermarsi spontaneamente per informarsi. Tante le domande e tante le donazioni. Tutto si è svolto come ogni anno in armonia e con tanto entusiasmo e tenacia, rafforzato dai risultati ottenuti. Ora speriamo solo di organizzarne un’altra prima di un anno.
Per chi fosse interessato alle varie organizzazioni sull destra di questa pagina trovate dei link utili, dove poter informarsi e firmare le petizioni on-line.
Conoscere la terra che abiti è benessere
|