HOME 
CURA DEL CORPO - CURA DELLO SPIRITO - CURA DEL PIANETA - ALIMENTAZIONE - MODA - ESTETICA - VIAGGI - CORSI E SEMINARI - FIERE E CONGRESSI
 VIDEO 
L'ORTO BOTANICO - 100 PAROLE SU - NON SOLO RECENSIONI - GUARIGIONE COME CRESCITA - ANGOLO DELLA PSICOLOGA -DOSSIER-
per Titolo/Descrizione/Autore Contenuto Articoli
News 

 
Pagina 1 di 1
A CHI GIOVA LA REPRESSIONE SESSUALE?
Libertà sessuale e parità tra i due sessi sembrano ancora due punti oscuri nelle religioni patriarcali...

Giancarlo Tarozzi

In questi ultimi tempi, tutte le religioni patriarcali sembrano quanto mai concordi nello sferrare un attacco a tutto campo contro la parità tra uomini e donne e la libertà sessuale. Dalle ultime leggi in Iran contro la libertà di abbigliamento per le ragazze, per non parlare ovviamente dell'oscurantismo dei Taliban in Afganistan e zone limitrofe, fino alla vera e propria ossessione delle gerarchie cattoliche per quanto riguarda i Dico, cioè la libertà per due o più persone di regolamentare come meglio credono le proprie relazioni affettive e sessuali, sembra che queste religioni, che da secoli si combattono in buona parte del mondo per motivi ideologici e di potere, abbiano deciso ancora una volta di riconoscersi soprattutto nella negazione del piacere, specialmente per le donne, e della libertà individuale.

Ma è proprio vero che si ergono in difesa di una loro visione della morale? Negli ultimi tempi, per esempio, continuano ad emergere con una frequenza impressionante e preoccupante episodi di pedofilia e violenze sessuali ad opera non di omosessuali o coppie conviventi ma di... rappresentanti del clero cattolico. E' di qualche settimana fa il caso di un parroco di Firenze che secondo quanto e' emerso plagiava alcuni suoi fedeli a scopo sessuale, ed è stato riconosciuto dalla stessa congregazione per la dottrina della fede "responsabile di delittuosi abusi sessuali su alcune ragazze dal '73 all'87", oltre di altri vari reati tra cui "dominio e controllo delle coscienze". Ebbene, il cardinale, interpellato sul fatto, ha ricordato che "la Chiesa deve dare testimonianza alla divina misericordia" (nei confronti del parroco e non delle vittime degli abusi, è bene precisare) e più volte ha invitato alla misericordia nei confronti di questo presunto pedofilo e stupratore, rispondendo a quanti hanno accusato la chiesa di troppa clemenza nei suoi confronti (trasferimento in un'altra parrocchia, salmi e litanie) che "non e' questo lo stile evangelico di trattare le persone, per quanto siano gravi i peccati” quella stessa misericordia che non sembra essere utilizzabile nei confronti di chi come Welby ha chiesto per anni di poter porre fine alle sue sofferenze di malato terminale negandogli il perdono di un funerale cattolico, o di quanti vivono il dramma personale di un aborto, definito dal capo della chiesa cattolica alla stessa stregua del terrorismo di Al Qaeda.

Ma non si tratta di opinioni o casi isolati. Il 18 maggio del 2001 sono state promulgate disposizioni (de delictis gravioribus) che vincolano tutti i vescovi al segreto sugli abusi sessuali compiuti da sacerdoti sui minori... Stiamo parlando di pedoflia, per intenderci, non di nozze gay o dell'uso di preservativi per salvarsi dall'Aids. In particolare, i peccati contro "il sesto comandamento" (non commettere atti impuri per chi non lo conosce) rivelato "nell'atto o in occasione o con il pretesto della confessione quando è finalizzato a peccare con il confessore stesso".

In poche parole, sembrerebbe un invito all'omertà ed alla tutela di rappresentanti del clero che si rivelino pedofili o stupratori. Interessante notare come tale documento porti tra le altre le firme dell'allora capo del Santo Uffizio (Joseph Ratzinger, capo della chiesa cattolica e dello stato del Vaticano con il nome di Benedetto XVI...).

Ma allora, non è il caso di chiedersi che senso ha questo accanimento contro coppie che scelgono liberamente di vivere una propria esistenza, omo od eterosessuale, propugnandosi paladini della difesa della morale; una morale che vale solo forse per i non appartenenti al clero della stessa istituzione? O sostenersi difensori della vita fin dal concepimento senza però proporre scomuniche per soldati e generali spesso benedetti allegramente dal cappellano militare? Facile vedere questi squilibri (più evidenti e forse meno ipocriti) in frange integraliste del mondo islamico piuttosto che nel cortile di casa. Povero Cristo, povero Maometto, dov'è finito il vostro messaggio di luce?

Tutto questo ha molto a che vedere con "Guarigione come crescita"; è proprio quando si accettano passivamente manipolazioni come queste, è proprio quando si svende il proprio potere personale per pigrizia, per quieto vivere che la coscienza, lo spirito vengono messi a dormire, troppo spesso per sempre.

Giancarlo Tarozzi, tra le altre cose, è fondatore dell'Associazione Pachamama. Per informazioni consultare il sito www.sciamanesimo.eu, scrivere a segreteria@sciamanesimo.eu o telefonare al 069032785 o al 3387255800.


(17/05/2007) - SCRIVI ALL'AUTORE


Non aver paura di crescere è benessere

  
  
 
  invia articolo per e-mail stampa l'articolo