HOME 
CURA DEL CORPO - CURA DELLO SPIRITO - CURA DEL PIANETA - ALIMENTAZIONE - MODA - ESTETICA - VIAGGI - CORSI E SEMINARI - FIERE E CONGRESSI
 VIDEO 
L'ORTO BOTANICO - 100 PAROLE SU - NON SOLO RECENSIONI - GUARIGIONE COME CRESCITA - ANGOLO DELLA PSICOLOGA -DOSSIER-
per Titolo/Descrizione/Autore Contenuto Articoli
ARCHIVIO 

 
Pagina 2 di 2
Terra Futura giungerà quest’anno alla sua IV edizione: come può definire il trend delle presenze sempre più numerose all’evento e dei consensi progressivamente acquisiti? Può tale trend essere interpretato come un segnale di speranza?
È senz’altro un segnale di speranza come lo è il fatto che ormai Terra Futura si stia avviando ad una dimensione internazionale. Così come altrettanto positivamente si deve guardare a tutte quelle fiere e mercatini locali che costellano l’intero paese in ogni occasione possibile e che, sull’esempio di Terra Futura, propongono un confronto ed una riflessione sulle buone pratiche.
Un altro obiettivo significativo a cui in parte abbiamo contribuito è che nell’agenda politica della grandi organizzazioni, enti pubblici, istituzioni ed anche di alcune imprese, le questioni della sostenibilità sono all’ordine del giorno. Tutto questo nella consapevolezza che la strada da percorrere è ancora lunga, visto che, in generale, si fa ancora molta fatica ad adottare una visione globale quando si affronta questo tipo di problematiche.


Il lavoro, il filo rosso sotteso a questa IV edizione di Terra Futura, è una delle sfide sulla quale tutti i governi e le società sono ormai chiamati a misurarsi: garantire questo diritto, specie alle giovani generazioni, è oggi un’urgenza. Condivide anche lei, specie con riferimento all’Italia, che quella del lavoro sia una priorità assoluta?
Sì, lo credo. In senso più ampio Terra Futura pone l’enfasi sul bisogno di ripensare a questa categoria, poiché non è sostenibile che la produzione – così com’è intesa oggi – continui a ritmi tali e votata alla crescita del consumo. Occorre ri-concepire il lavoro affinché la produttività, i consumi e gli stili di vita non siano d’ostacolo alla possibilità di garantire a tutti equità, giustizia e accesso ai beni comuni. Bisogna capire quali opportunità e risposte il mondo del lavoro possa dare ai grandi temi della sostenibilità ambientale e sociale.

Qual è la via indicata da Terra Futura per risolvere l’apparente impasse fra il bisogno di lavorare - specie per le giovani generazioni - e quello di rispettare i criteri di sostenibilità?
Non abbiamo la soluzione, Terra Futura però apre il campo ad una seria discussione in tal senso. Alcune proposte sono già molto chiare, prima fra tutte quella di detassare il fattore lavoro a favore di una maggiore tassazione dell’uso delle risorse. Sicuramente si debbono poi ripensare le politiche di delocalizzazione del lavoro che, ad oggi, mirano unicamente ad abbassare i costi a discapito dell’occupazione. L’informatica è un altro campo dove bisogna intervenire, poiché le potenzialità offerte da questo settore si stanno sempre più piegando alle logiche dello sfruttamento piuttosto che a quelle della creazione di nuovi posti di lavoro: basti pensare alla logica sottesa alle compagnie internazionali di call center ...
Di nuovo, in tutto ciò, occorre adottare una prospettiva globale se si vuole imprimere efficacia ed incisività alle nostre azioni.


(04/05/2007) - SCRIVI ALL'AUTORE


Conoscere la terra che abiti è benessere

1 | 2
  
 
  invia articolo per e-mail stampa l'articolo