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LA PREGHIERA E LA GUARIGIONE DAL PUNTO DI VISTA QUANTISTICO
Scienza e spiritualità si stanno incontrando grazie a nuovi e avanzati studi di fisica quantistica...

Giancarlo Tarozzi

Preghiera, quindi un'azione totalmente legata al piano spirituale dell'individuo, guarigione, qualcosa di connesso al corpo ed alla mente della persona, e fisica quantistica, cioè una una forma di studio e di interpretazione della struttura della realtà, sembrano tre elementi che tra loro non abbiano molto in comune.

In realtà, possiamo vederli come qualcosa di connesso. Quando, in qualsiasi religione, in ambiti spirituali, vengono pronunciate preghiere, formule magiche, effettuati rituali per la guarigione di una persona, spesso succede effettivamente "qualcosa".

Nel Reiki, per esempio, in secondo livello è possibile trattare a distanza una persona che ha dei problemi fisici o psichici, a volte anche a sua insaputa (come nell'esempio di una persona che si trova in coma) e... anche in questo caso, "qualcosa" succede: i processi di guarigione si mettono in moto.

Dall'altro lato, la fisica quantistica - già citata in altri articoli perché costituisce indubbiamente un punto di contatto tra le forme più avanzate di interpretazione scientifica della realtà e visioni che provengono da tradizioni sciamaniche ed iniziatiche di tutto il mondo - propone che sia l'intervento dell'osservatore a determinare l'esistenza di un fatto: l'energia si manifesta in forma fisica, materiale, oppure energetica, solo quando viene osservata.

È ovviamente un'interpretazione estremamente semplicistica, ma rimando a questo proposito quanto scritto in precedenza sull'argomento. Quello che qui preme sottolineare è come tutto questo indichi la possibilità che un intervento cosciente e consapevole della Volontà di una persona possa concretizzarsi in eventi concreti: nel caso specifico, la guarigione.

E questo fornisce un significato diverso allo stesso concetto di placebo: non si tratta tanto di una forma di autosuggestione, che produrrebbe altrimenti risultati estremamente limitati nel tempo. In realtà, la ferma convinzione dell'efficacia di una terapia o di un medicamento contribuisce in maniera determinante ai risultati che esso permette di ottenere.

La coscienza, in tutti questi casi, esercita un'azione specifica sulla realtà circostante. Tornando ancora alla visione quantistica, del resto, i confini tra energia e materia sono estremamente sottili, sono legati soprattutto al modo in cui il cervello interpreta i dati provenienti dalla realtà.

Che conseguenze ha tutto questo discorso? Sottolinea quanto sia importante l'atteggiamento interiore da tenere nei confronti dei propri problemi, delle proprie situazioni: essere fermamente convinti di star male, di essere sfortunati contribuisce senz'altro a diventare dei veri e propri "Fantozzi" con annessa nuvoletta dell'impiegato .

Anche da questo punto di vista, sono stati effettuati degli esperimenti su gruppi di persone invitate per un certo periodo a formulare esclusivamente pensieri positivi un gruppo, e pensieri negativi, sfiduciati l'altro.

Quello che è successo è che il gruppo centrato sul pensiero positivo ha visto accadere statisticamente una quantità di eventi soddisfacenti decisamente maggiore di quella del secondo gruppo.

Questo ha anche altri risvolti: assumere un atteggiamento di vittima, incolpare sempre e comunque le situazioni esterne di ciò che si è, non fa altro che rinforzare l'impossibilità di esprimere il proprio Potere personale, di condurre un'esistenza soddisfacente.

Solo cambiando nettamente il proprio atteggiamento nei confronti delle proprie malattie o della propria crescita interiore, si può diventare nuovamente il protagonista della nostra vita. Non l’affidarsi ciecamente alle religioni, ai guru, alle sette e a tutti quei movimenti che a partire dalle grandi religioni patriarcali come ebraismo, cristianesimo, cattolicesimo e Islam hanno spostato completamente l'attenzione da quello che nelle culture tradizionali viene chiamato il Maestro interiore o Scintilla divina che è dentro ognuno di noi, facendo così perdere completamente il contatto con la gestione della propria vita e della propria crescita e contribuendo a fare dell'essere umano l'animale di questo pianeta con la maggior quantità di malattie e disturbi psicofisici.

Giancarlo Tarozzi, tra le altre cose, è fondatore dell'Associazione Pachamama. Per informazioni consultare il sito www.sciamanesimo.eu, scrivere a segreteria@sciamanesimo.eu o telefonare al 069032785 o al 3387255800.


(12/04/2007) - SCRIVI ALL'AUTORE


Non aver paura di crescere è benessere

  
  
 
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