A quanti anni hai cominciato a fare la modella?
Ho iniziato a 13 anni, ma ero troppo piccola, anche se ero già alta 1 metro e 78. Ho deciso di continuare gli studi ed ho preso la maturità linguistica, dopo la quale ho ripreso a tempo pieno il lavoro da modella.
Come hai cominciato?
Sono figlia d’arte. Mia madre e mia zia facevano le modelle. Ho seguito la loro scuola di portamento in Brasile. Scuola che non si trova da nessuna parte, infatti ne sto aprendo una speculare ad essa in Italia. Lì ho imparato a superare la mia timidezza e le mie insicurezze quasi patologiche.
A quanti anni ti sei sposata?
Mi sono sposata a 24 anni.
A quanti anni hai avuto i tuoi figli?
Il primo a 27 ed il secondo a 29.
Quando sei rimasta incinta facevi ancora la modella. Il “pancione” come ha influito sul tuo lavoro?. è
È chiaro, ho lavorato fino al sesto mese con tutte e due le gravidanze.
Avere dei bimbi è stata una scelta o è capitato?
Sono stati entrambi desiderati profondamente. Quando ci si sposa si costruisce una famiglia e la famiglia è costituita da genitori e figli! Non ci fermeremo a due, prima o poi arriverà il terzo.
Hai sempre pensato che avresti avuto dei figli o non ti eri mai soffermata a fare questi pensieri?
Sono una donna sana e normale. Tutte noi desideriamo una famiglia al di là del lavoro, che sta in secondo piano, sempre.
Ora fai la fotografa a tempo pieno. Ti è pesato dover lasciare il lavoro da modella? Molte tue colleghe modelle hanno dei figli eppure continuano a sfilare. Secondo te il lavoro da modella si può conciliare con il “lavoro” di madre?
È stato un passaggio naturale. Oramai il mio lavoro da modella, dopo circa 15 anni, non mi dava più stimoli. Era pesante conciliare entrambe le cose, lavoravo tanto anche dopo il secondo bimbo, ero molto richiesta. Ma i figli sono la mia linfa, era diventato impossibile lasciarli per il lavoro, a volte mancavo da casa per giorni! Non si può fare, i figli sono parte di noi. Quando li metti al mondo fai una scelta, che è una promessa tacita, che devi seguire, altrimenti non si è madre, genitore. I bambini hanno bisogno della presenza costante, fisica dei genitori. Gli trasmettiamo dei valori, siamo responsabili dei futuri uomini, donne, padri e madri. A questo aspetto molti non pensano. Una famiglia si forma a partire dal matrimonio, oggi si compiono passi impegnativi con eccessiva leggerezza ed egoismo.
Hai scelto un lavoro indipendente per cercare di stare di più accanto ai tuoi figli?
Non ho mai timbrato un cartellino in vita mia! Facevo un lavoro da freelance anche prima, ed in un certo senso sceglievo io il lavoro. Sono stata e sono molto fortunata, ho avuto la possibilità di scelta, alcune delle mie ex colleghe non ne hanno. Questo è triste, ma in un certo senso sono colpevoli; non si può impostare la vita intorno ad un lavoro impostato sulla bellezza, che è passeggera. Soprattutto in questo momento in cui tutto è esasperato e vogliono le modelle sempre più giovani!
Come gestisci le tue giornate?
Scatto di mattina. Finisco per le 15 e passo un attimo da casa; alle 16 vado a prendere i piccoli a scuola, torniamo a casa, poi li accompagno a karate o da un amichetto, a meno che gli amici non vengano da noi. Ricomincio a lavorare dopo cena alla post produzione delle foto, dato che faccio tutto personalmente e non delego alcun lavoro.
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