L’aumentare dei consumatori e quindi delle esigenze nel mondo rende il nostro futuro incerto. La dipendenza dal Medio Oriente, le nuove prospettive del carbone, la questione delle centrali nucleari, i rigassificatori, la reale portata delle energie rinnovabili e i grandi giochi dietro il barile di greggio non sono trascurabili per un luogo come l’Italia, la quale è dipendente (per ciò che concerne l’energia) per l’ottanta per cento da paesi stranieri.
Questo libro lo si legge come un appello ai politici (anch’essi uomini di questa terra), ai mezzi di comunicazione, nonché a tutti gli uomini perché affrontino con un'urgenza prioritaria una questione che è strettamente legata al nostro futuro e a quello dei nostri figli.
La mia preoccupazione è aumentata maggiormente dopo avere visto il film “Una scomoda verità” di Al Gore.
Con estrema chiarezza, in questo film-documentario, si delineano i cambiamenti che la terra ha subito nell’ultimo secolo, anzi basta osservare gli ultimi cinquant’anni. Molti ghiacciai si stanno sciogliendo più rapidamente di quanto previsto anni fa e la temperatura terrestre ha raggiunto dei picchi impensabili.
L’anidride carbonica nell’atmosfera ( spesso a causa dei disboscamenti) continua ad aumentare e molte specie animali si stanno estinguendo. Tutto questo perchè i gas-serra (prodotti dall’uomo) si stanno stratificando sempre di più attorno alla nostra atmosfera, imprigionando i raggi solari che provocano il surriscaldamento terrestre.
Ormai non si tratta più di supposizioni, di parole, di casualità, bensì di calcoli matematici che descrivono un drammatico destino per il nostro pianeta.
Intanto, però, ci sono anche altri punti di vista. Questo mese su Newton si dice che in realtà è l’intero sistema solare che si sta surriscaldando e che ciò dipende da fenomeni naturali che riguardano la struttura del sole.
Forse si stia cercando di spostare il problema, chiudendo gli occhi sulla realtà dei fatti?
La popolazione mondiale è passata da 2.5 miliardi di abitanti nel 1950 a 6.5 miliardi di abitanti nel 2006 e continuerà a crescere insieme alle necessità legate ad uno stile di vita consumistico. Ora riflettiamo sul fatto che dalla nascita della terra al 1950 si era arrivati a 2.5 miliardi di persone e ancora non si usavano frullatori, telefonini, computer e soprattutto il numero assurdo di autovetture oggi circolanti sul pianeta! (tratto da www.climatecrisis.net)
Conoscere la terra che abiti è benessere
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