Temo che il problema stia in una mentalità che cambia velocemente e ci induce a non metterci in discussione. Confrontarci, realmente, senza barriere con un altro essere umano vuol dire affrontare le proprie debolezze, le proprie paure e i propri difetti.
Inoltre il computer o meglio internet ha creato una scappatoia, socialmente accettata, per non affrontare la vita, quella reale.
Chi non trova un fidanzato/a, chi dice di non avere amici, chi non ha voglia di faticare per conquistare un amore “veloce”, può connettersi al web e navigare trovando con facilità qualsiasi cosa.
Ci si iscrive o si viene invitati ad una community qualsiasi come Exego e si compila il proprio profilo inserendo una foto (accattivante per i piu` spudorati o un’immagine di fantasia per chi vuole potersi raccontare che non sarà apprezzato/a per il proprio fisico, ma per la propria anima).
A questo punto gli habituée della community daranno il benvenuto al nuovo arrivato, invitandolo a partecipare a qualche discussione e ad entrare a fare parte della propria rete.
Da questo momento in poi, può accadere di tutto.
Conosco persone che prima di lavarsi i denti, al mattino, accendono il computer per verificare quante persone abbiano visitano il proprio profilo e quanti siano i messaggi ricevuti. Altre, restano connesse tutto il giorno (anche dal computer dell’ufficio) per non perdere il possibile “contatto” con qualche sconosciuto/a. Altre ancora non escono mai durante la settimana, dato che la sera restano a chattare con gli “amici” della community.
E il fine settimana? Si finisce per frequentare solo aperitivi, cene e scampagnate con queste stesse persone, anzi con la loro proiezione.
In realtà quello che molti non capiscono è che se effettivamente è molto difficile riuscire a conoscersi con una frequentazione dal vivo, è assolutamente impossibile pensare che un rapporto nato, e in parte consumato, attraverso un computer non sia falsato.
Poniamo che un ragazzo e una ragazza si conoscano attraverso il blog di un qualsiasi sito: iniziano a parlare e a raccontarsi le proprie esperienze, i gusti e le speranze; si scambiano le foto con cui loro pensano di fare bella figura e idealizzano la persona con la quale sono in contatto.
Quando queste due persone si conosceranno avranno un’idea già ben delineata l’una dell’altra, si aspetteranno alcune cose e ne vedranno altre che in una situazione “normale” non avrebbero mai notato, semplicemente perchè sono state spinte a cercarle dalla visione che l’altro ha di sè stesso.
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