c) Il seminario deve necessariamente articolarsi in due giorni, sia per il primo che per il secondo livello. E’ infatti indispensabile che tra le prime due attivazioni e le altre due passi una notte (cfr. a questo proposito l’articolo sull’attivazione Reiki). Ovviamente, il tempo dedicato alla teoria e quello per la pratica devono essere ripartiti in maniera equilibrata: tutti devono poter avere la possibilità di vivere in prima persona le esperienze proposte, di sperimentare direttamente le tecniche insegnate.
Dal momento in cui, al termine del seminario, tutti sono in grado di iniziare immediatamente ad utilizzare il Reiki, è evidente che devono anche aver avuto l’opportunità di praticare guidati dal maestro.
d) Uno degli obiettivi fondamentali di un seminario è quello di mettere gli allievi in condizione di iniziare immediatamente a praticare in maniera del tutto autonoma ed autosufficiente. La scoperta dell’universo che si schiude quando si entra in contatto con l’energia del Reiki è un viaggio affascinante, che inizia nei giorni dell’attivazione e prosegue per tutta la vita: per poter godere realmente di questa esperienza è essenziale che chi tiene il seminario non si preoccupi di dare tutte le risposte, ma di stimolare invece i partecipanti verso domande più profonde.
Del resto, non esistono assolutamente risposte definitive sul Reiki e sui meccanismi sui quali si basa; pretendere di dare ad ogni cosa un’interpretazione, la propria, non fa altro che tarpare la creatività e le esperienze di chi entra in questa realtà guidandolo verso soluzioni proprie e soggettive, che sono bel lungi dall’essere definitive.
Per informazioni sui seminari di One Experience© consultare il sito www.sciamanesimo.eu, scrivere a segreteria@sciamanesimo.eu o telefonare al 069032785 o al 3387255800.
Non aver paura di crescere è benessere
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