Fiumi, laghi e bacini dal Nord al Sud Italia si trovano al di sotto delle medie storiche degli ultimi cinquanta anni su livelli che fanno temere il rischio siccità per la prossima stagione primaverile se non interverranno al piu’ presto precipitazioni o nevicate abbondanti.
E’ questo l’allarme lanciato dalla Coldiretti sulla base di un monitoraggio sulla situazione idrica del Paese dal quale emerge che rispetto alla media storica il livello idrometrico del Lago di Como a Malgrate si trova 10 centimetri al di sotto, quello di Garda a Peschiera 30 centimetri e ben 40 centimetri mancano al Lago di Iseo a Sarnico.
Lo stesso fiume Po a Ponte Lagoscuro - sottolinea la Coldiretti - è già sceso ad un livello di - 5,65 metri mentre lo scorso anno il primo di agosto in piena crisi idrica era arrivato ad un minimo di meno 7,41 metri. Ma difficoltà si registrano anche nelle regioni del mezzogiorno come in Calabria dove - riferisce la Coldiretti - rispetto allo scorso anno si registra una minore disponibilità idrica del 30 per cento con forti preoccupazioni per il futuro delle coltivazioni ortofrutticole.
Anche in Molise - continua la Coldiretti – il livello attuale delle acque dell'invaso del Liscione e' di 111 metri rispetto ai 122 dello stesso periodo dello scorso anno, con una distanza di soli 18 metri dal livello dell'adduttore per l'acqua potabile e di 20 da quello per l'irrigazione, e con una riduzione di 70 milioni di metri cubi di acqua rispetto all'anno precedente.
La situazione critica è aggravata dal fatto che - continua la Coldiretti - soprattutto al nord si sta prolungando la mancanza di acqua, con meno di un terzo delle normali precipitazioni in novembre e dicembre, con l’impossibilità per i terreni di ripristinare le riserve idriche indispensabili per i prossimi mesi quando le colture avranno bisogno di irrigazione.
Si tratta di una situazione preoccupante con la prospettive concreta - sottolinea la Coldiretti - di una indisponibilità di adeguate quantità di acqua per le persone, l’energia e l’agricoltura dove si rischia di superare il miliardo di danni causati da siccità, caldo e maltempo nel 2006. Servono dunque - conclude la Coldiretti - interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque con le opere infrastrutturali del piano irriguo nazionale previsto dalla finanziaria, campagne di informazione ed educazione sull’uso corretto dell’acqua, un impegno per la diffusione di sistemi di irrigazione a basso consumo, ma anche ricerca ed innovazione per lo sviluppo di coltivazioni a basso fabbisogno idrico come l’arachide sperimentata dalla Coldiretti.
LA SITUAZIONE IDRICA DI FIUMI, LAGHI E BACINI
•Il lago di Como a Malgrate ha fatto registrare una altezza idrometrica di 29,3 centimetri, dieci al di sotto della media storica;
•Il lago di Garda a Peschiera ha fatto registrare una altezza idrometrica di 60 centimetri, trenta al di sotto della media storica;
•Il lago di Iseo a Sarnico ha fatto registrare una altezza idrometrica di 67,4 centimetri, oltre quaranta al di sotto della media storica;
•Il Po a ponte Lagoscuro ha fatto segnare un livello di - 5,65 metri
•L’invaso del lisciane in Molise ha un livello delle acque di 111 metri rispetto ai 122 dello stesso periodo dello scorso anno
Fonte: Elaborazioni Coldiretti su monitoraggio del 15 gennaio
Conoscere la terra che abiti è benessere
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