Da sempre si parla, anche attraverso film famosi, della possibilità di vivere una vita parallela grazie alla tecnologia del “virtuale”. Oggi, pare che ciò sia possibile grazie a “Second life”, il sito in cui ci si può inventare una vita fittizia, o meglio, un universo parallelo dove i partecipanti ricreano la realtà quotidiana con le sue regole economiche e sociali!
Il sito nasceva come uno dei tanti giochi di ruolo che hanno spopolato sul web, invece Second life corre più veloce della realtà e oggi i partecipanti sono quasi un milione e mezzo e il numero continua a crescere.
Nel 2003 una società californiana, la Linden Labs di Philip Rosedale, ha inventato il gioco internet in cui tutti possono creare un proprio alter ego con cui realizzare tutto ciò che nella vita attuale non è possibile.
Per entrare nel gioco basta avere diciotto anni e una carta di credito. L’ingresso è gratis, ma per iniziare a comprare (e dunque a vivere) sono necessari 9,95 dollari al mese. Si, perché Second life è un universo parallelo anche nella sua struttura economica, anzi migliore in quanto sgombra da leggi che possano intaccare il libero mercato , insomma un vero e proprio paradiso fiscale.
La moneta è il Linden Dollar che con un tasso di cambio può essere tradotto in dollari veri.
I replicanti sono attualmente 1,4 milioni e aumentano di circa il 20% al mese, con 32 anni di media. Gli abitanti di questo mondo straordinario sono operosi e costruiscono oggetti e situazioni, realizzano tutti i loro desideri. Nelle parrocchie si celebrano funzioni con riti del tutto nuovi, si tengono lezioni all’università e operazioni negli ospedali.
Le multinazionali (Adidas, Toyota, Sony etc..) hanno aperto uffici e showroom all’interno del gioco e si fanno pubblicità testando così le proprie merci su un pubblico virtuale che permette di avere risultati più realistici di qualsiasi sondaggio. Addirittura cantanti come Susan Vega o i Duran Duran si esibiscono in concerto.
Lo stadio di baseball della Mayor League fa partite parallele a quelle del mondo terreno e l’agenzia di stampa Reuters ha un inviato nel mondo virtuale che fa reportage in Second life e che consegna ai virtuali le notizie della Terra.
Per non farsi mancare nulla, gli abitanti di quest’universo parallelo avranno presto un Grande Fratello (prodotto anche qui dalla Endemol) che avrà 15 partecipanti di cui si stanno facendo le selezioni. Il vincitore avrà un terreno di 1,675 dollari.
Quest’ultima notizia fa pensare che avere una seconda possibilità non sempre è un bene. Gli errori del mondo reale sembrano ripetersi in quello virtuale. Probabilmente non è questa la strada giusta per creare un mondo migliore.
Ciò che perplime maggiormente è quest’insaziabile necessità dell’uomo di emergere e accumulare nella società, qualunque essa sia. In Second Life, in pochissimo tempo si sono riproposti tutti gli eccessi del consumismo e per concludere in bellezza, il congresso di Washington ha affidato ad un team uno studio per applicare le imposte alle economie virtuali. Sembra che senza una gabbia l’uomo moderno si senta perduto.
A questo punto, temo che ciò che manchi in questo mondo di replicanti sia solo una guerra per la conquista di maggiore potere, magari per ottenere il monopolio su dei giacimenti di petrolio!
Purtroppo se la storia (quella vera) non ci ha insegnato nulla, non ci si può aspettare nulla di meglio da un giochino virtuale!
Per quelli che amano vivere la propria vita senza nascondersi dietro una copia, l’augurio per il 2007 è quello di scegliere sempre con la propria testa cercando di costruire un mondo che sia più libero e in cui i giochi restino tali!
Dall'unione dell'anima e del corpo nasce il benessere
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